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Le difficoltà croniche sulle fasce: Gaspar e Maxi ancora indietro. E quel Piccini…

31Ieri sera, guardando Sporting Lisbona-Fiorentina, in molti l’avranno pensato: ‘Ma guarda questo Piccini…’. Già, terzino di scuola viola, tesserato per la Fiorentina per 13 anni. Un fiorentino, terzino destro, ancora giovane (25 anni da compiere), e una corsa fluida su tutta la fascia. Ora il cartellino è proprio dello Sporting, acquistato a inizio luglio dal Betis Siviglia per circa 3 milioni di euro.

Una sorta di rimpianto viola, in un ruolo in cui la Fiorentina non ha avuto proprio fortuna negli ultimi anni. Eppure né Pradé né evidentemente Corvino hanno creduto troppo in questo ragazzo che ha mosso i primi calci nello Sporting Arno. I prestiti a Carrarese, Spezia, Livorno, il ritiro estivo 2014 con Montella e poi il passaggio al Betis. Magari non un fenomeno, intendiamoci, ma giocatore dalle doti fisiche importanti e dalla discreta tecnica, questo sì. Se n’è avuto conferma anche all’Alvalade, con qualche spunto niente male. Il tutto in particolare evidenza se paragonato alla coppia di terzini viola. Persi Alonso e Pasqual, l’estate scorsa, per i viola sono stati dolori su entrambe le fasce.

Un’estate difficile per i terzini viola. Maxi Olivera, dopo la prima altalenante stagione in viola, sta pagando una preparazione a rilento, e non ha particolarmente impressionato nelle prime uscite. Giocatore che può crescere, sì, ma che fin qui non ha dato troppe garanzie. Stesso discorso a destra, dove il neo acquisto Bruno Gaspar, frenato anche da un piccolo acciacco a Moena, è partito a bassi giri. Corsa non proprio fluida, tecnica da rivedere, così come l’inserimento tattico. Primissime impressioni, ma condivise da chi ha osservato da vicino le prime uscite viola.

‘C’è sempre il buon Tomovic’, dirà qualcuno. Già, un sempreverde, il difensore serbo, che anche quest’anno si giocherà un posto nella retroguardia di Pioli. Al di là di qualche amnesia e lacuna, c’è da dirlo, Nenad non ha mai lesinato impegno e dedizione. In ogni caso, qualcosa là sugli esterni difensivi serve. Anche a livello numerico, visto che è partito Milic. Magari un giocatore pronto, in grado di giocare su entrambe le fasce. E sopperire eventualmente a qualche passaggio a vuoto di Maxi e Gaspar, ad oggi i due titolari di fascia. Si è parlato di Masina, oppure del vecchio pallino Santon, o di D’Ambrosio. Giocatori che possono agire su entrambe le corsie.

Intanto, Pioli lavora con quel che ha, e in particolare sulla fase difensiva. Miglioramenti nella coppia centrale, Astori-Hugo, e nell’inserimento di Milenkovic, ottimo prospetto di giocatore. Sulle fasce, invece, il ritardo è evidente. Maxi Olivera e Bruno Gaspar sono risultati non proprio brillanti nelle prime uscite stagionali. In Germania, contro Braunschweig e Wolfsburg altri due banchi di prova. Certo che quel Piccini visto da avversario…

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