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Davanti corrono. E vincono sostanzialmente sempre, o quasi, e tutte. E’ caduta l’Atalanta, ma hanno vinto Lazio, Inter, Napoli e Roma. La corsa Champions sembra quasi proibitiva. Un po’ meno quella all’Europa. Col Milan che stasera affronterà il Toro in una gara che interessa da vicino i viola. Nelle ultime 5 partite, ad esempio, nonostante la vittoria contro la Juventus, la Fiorentina ha preso 8 punti dall’Inter, 6 dal Napoli, 5 dalla Roma e dalla Lazio, 3 dal Milan. Mentre ne ha ripresi 3 solo al Torino. Con la gara di San Siro di stasera qualcosa potrebbe cambiare. Col recupero di Pescara lo stesso.
L’approccio alla partita. E’ il nodo principale che caratterizza le differenze tra la Fiorentina che fa partitoni come contro Napoli e Juve, e quella stessa squadra che a Milano con l’Inter inizia a giocare dopo mezz’ora e lascia per strada punti come con Crotone o Genoa. La Fiorentina che domenica sera ha stesso i bianconeri sarebbe sicuramente più su in classifica se avesse avuto la stessa fame e la stessa cattiveria mostrata contro la squadra di Allegri. Ma c’è ancora tempo. Il rammarico per i punti lasciati per strada c’è. Lo aveva già detto Sousa ancor prima di battere la squadra del suo probabile futuro: “Ci mancano almeno 6-8 punti rispetto a quanto abbiamo fatto vedere”, lo ha ribadito ieri sera Andrea Della Valle: “Peccato per alcune partite che abbiamo buttato via altrimenti sarebbe stata una classifica diversa”. C’è ancora tempo, tuttavia, per invertire la rotta. In fondo la Fiorentina dell’ultimo Montella, riuscì in un girone a recuperare fino al 4° posto e ad arrivare in semifinale di Coppa Italia ed Europa League. E la gara contro la Juve non deve essere un piacevole ricordo sul quale cullarsi, ma deve essere quella della svolta. Stavolta per davvero.
 
												
																					
 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														
Di
Gianluca Bigiotti