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Le ali al potere: Candreva-Perisic vs Tello-Bernardeschi, Pioli e Sousa si sfidano sulle fasce

tello bernardeschi bologna

Moduli sulla carta speculari. 4-2-3-1 per Pioli, 4-2-3-1 per Paulo Sousa. Stessa voglia di tenere in mano il gioco, di sovrastare l’avversario con il possesso palla. Ma anche di andare al sodo e concretizzare. Anche se, a volte, la concretezza non è il forte di Inter e Fiorentina. Nel derby i nerazzurri prima di segnare due reti, avevano sprecato una quantità enorme di gioco e palle gol, così come i viola spesso durante la stagione e in particolare nell’ultima sconfitta con il Paok. Pioli e Sousa, così vicini e così lontani, nel modo di intendere calcio. Perché poi i due moduli, sulla carta simili, hanno interpretazione diversa. Dovuta anche dagli uomini in campo, ovviamente. Su un aspetto, però, si trovano d’accordo: la forza delle ali.

Già, sfruttare l’ampiezza del campo, puntare all’uno contro uno, creare superiorità numerica. Sfruttando la qualità degli esterni. Candreva e Perisic da una parte, Tello e Bernardeschi dall’altra. Pedine che si intrecciano, si scambiano (anche di fascia) durante la partita. Candreva e Tello più esterni puri (l’italiano terribilmente più concreto, lo spagnolo più fumoso), Perisic e Bernardeschi più liberi di svariare e di puntare verso il centro del campo. Quasi da esterni anomali, più seconde punte in molti frangenti. Tanto da scambiarsi anche le posizioni con i trequartisti centrali – Banega/Brozovic e Ilicic. Il tutto finalizzato a dare più sostegno possibile, sui tre fronti del campo, alle due punte.

Icardi e Kalinic, centravanti diversi e punti fermi di Inter e Fiorentina. Non sempre partecipe all’azione ma spietato in area, l’argentino; riferimento offensivo e uomo a tutto campo, ma non sempre lucido davanti al portiere, il croato. Gli esterni, appunto, sono le micce principali per innescare Mauro e Nikola. Anche domani a San Siro, saranno la chiave del match. Anche perché poco dietro, sulle fasce, Inter e Fiorentina hanno gli stessi difetti: i vari Ansaldi, Nagatomo e D’Ambrosio da una parte, Milic/Maxi Olivera e Tomovic/Salcedo dall’altra non offrono troppi spunti preziosi in fase offensiva. A questo devono pensare, soprattutto, le ali d’attacco.

Antonio Candreva ha trovato contro il Milan il primo gol in campionato in nerazzurro. Fanno due in stagione, più tre assist, in 18 gare: non troppo, per chi è comunque costante spina nel fianco degli avversari. E pensare che De Boer spesso non voleva farlo giocare (per poi arrendersi all’evidenza del campo). Ivan Perisic di gol ne ha fatti 4, tutti in campionato (in 12 gare), servendo anche due assist. A segno contro Milan e Crotone, consecutivamente, è confermatissimo da Pioli. Difficile possa giocare Eder, almeno dall’inizio. Cristian Tello, invece, è ancora a secco in stagione, fermo ai tre assist in campionato (in 11 gare) ma anche alle recenti prestazioni in crescita. Federico Bernardeschi, ovviamente, è infine l’uomo copertina di questa Fiorentina. Il giocatore più in forma, con sei gol e un assist nelle ultime sette gare giocate (7 gol in 17 gare stagionali). “Ci sta dando tanta concretezza, è destinato a club più ambiziosi”, ha detto di lui Paulo Sousa, scatenando le ire di tifosi e proprietà ma allo stesso tempo facendo capire quanto sia importante adesso il 10 viola per la sua Fiorentina.

Candreva-Perisic vs Tello-Bernardeschi: le ali al potere, a San Siro sfida a suon di velocità, accelerazioni, giocate… e gol.

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