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Rassegna Stampa

Lazio, ieri tutti davanti al video in ritiro. Ma Sarri non cambia modulo contro i viola

Sarri - Juventus

Il tecnico ha tenuto a rapporto la squadra, ma ha voluto allentare la tensione. Sarà ancora 4-3-3, a meno di sorprese

Un’ora di confronto al Bentegodi, ieri tutti a lezione davanti al video per studiare cosa non ha funzionato e proiettarsi verso la Fiorentina. Sarri, nel primo giorno di ritiro a Formello, ha allentato la pressione sulla squadra, portata soltanto attraverso la riunione organizzata da Lotito. Il tecnico conosce solo il lavoro per uscirne e pensa non ci sia bisogno di parlare troppo. Quello che aveva da dire, l’ha tirato fuori nello spogliatoio di Verona. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

ATTEGGIAMENTO. Sarri attribuisce i cali di rendimento a un problema di atteggiamento. Il tecnico parla di mentalità, di squadra non ancora grande e non abituata a ricaricarsi in fretta, tendente alla superficialità, forse troppo conservatrice e schiava della “comfort zone” costruita sotto la gestione precedente. Alcuni giocatori non sarebbero convinti del cambiamento, della rivoluzione tattica. Per questo motivo, Sarri ha chiesto ai giocatori in che misura sono disposti a seguirlo. Gode della protezione di Lotito. Gli è stato concesso tempo. Non teme, anzi vagheggia, una rivoluzione da avviare a gennaio e portare avanti nella prossima estate. Ecco perché non si è mai sbilanciato sugli obiettivi e ha parlato in anticipo di “stagione di transizione”. Nelle ultime ore, per non stressare il rapporto con la squadra e non caricarlo di ulteriori tensioni, ha chiesto pazienza e ha promesso pazienza al gruppo. Sarebbe questo lo step garantito dal tecnico. Richieste meno asfissianti conservando il solco tattico tracciato durante l’estate.

MODULO. Il 4-3-3 si può attuare con ritmi meno intensi, giocando a volte d’attesa o sfruttando la profondità, come pensava a Verona senza risposte adeguate sul campo. Il tecnico di Figline Valdarno anche ieri ha escluso accorgimenti tattici o aggiornamenti di modulo. Questo sembra l’orientamento a meno che la pretattica in previsione della Fiorentina contempli il fattore sorpresa. Il 4-3-1-2, con un centrocampista in più e un attaccante in meno, sulla carta potrebbe aiutarlo a dare maggiore consistenza ed equilibrio. Sarri, però, non ha avuto tempo per lavorarci e ora non intende aggiungere fattori di incertezza, creando confusione: così dovrebbe proseguire con il 4-3-3 che pure espone Lazzari nella fase difensiva, crea ulteriori difficoltà a Leiva e di fatto ha estromesso Luis Alberto dal blocco dei titolari. 

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