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Lazio e Fiorentina, euro-scacchi ma senza alfieri: out Parolo e Borja Valero

L’ultima volta di Lazio-Fiorentina poteva diventare il capolinea di Simone Inzaghi sulla panchina biancoceleste. La sera del 15 maggio scorso la sconfitta per 4-2 concluse il suo ciclo di 7 gare nel dopo Pioli.

La Lazio cominciò a guardarsi attorno. Puntò su Bielsa, ma il dietro front dell’argentino riportò Inzaghi alla guida della Lazio. «Speravo di rimanere qui. La società ha fatto le sue scelte. Ora sono orgoglioso di allenare questo gruppo», dichiara Inzaghi. Sette mesi dopo è cambiato molto: la Lazio è tornata in alto. «E vogliamo rimanerci. Ci aspettano due gare importanti nel giro di 72 ore. Puntiamo a vincere sempre. Dobbiamo guardare avanti», precisa il tecnico scrutando la corsa per l’Europa.

Stasera c’è la Fiorentina, mercoledì la trasferta con l’Inter. «Prima pensiamo però alla squadra di Sousa. Gioca bene, è temibile: bisogna limitare il loro palleggio». Progettato il ritorno al 3-5-2, già rodato contro il Napoli. Ma con la possibilità di ripristinare il 4-3-3, arretrando Lulic in difesa e liberando Felipe Anderson in avanti. Squalificato Parolo. Recuperati Marchetti e Biglia. Verso San Siro turno di riposo per Basta e Wallace. Tornano titolari Bastos (k.o col Milan il 20 settembre), Cataldi e Keita.

Ci ha provato fino alla fine Sousa, ma recuperare Borja Valero è stato impossibile. Per la Fiorentina un’assenza pesante che si aggiunge a quelle di Badelj e Salcedo, già out per squalifica. Lo spagnolo, infortunatosi col Qarabag, ha già saltato le sfide con Sassuolo e Genoa. Non è stato nemmeno convocato per Roma. In mezzo al campo ancora Vecino e Sanchez, anche se Cristoforo scalpita e potrebbe essere la sorpresa dell’ultimo minuto. La classifica della Lazio non sorprende l’ambiente viola.

«Per me – attacca Sousa – è sempre stata una candidata per l’alta classifica. Per qualità, piazza e tradizione societaria sono un club molto importante. La Fiorentina? Avrebbe meritato qualche punto in più. Ma bisogna cercare di fare meno errori».

Dopo l’ampio (e discusso) turnover a cui ha fatto ricorso nel recupero col Genoa, il tecnico portoghese si affiderà ai propri assi in attacco. Dentro quindi sia Kalinic sia Ilicic. Lo sloveno non ha mai segnato contro la Lazio, perdendo sei delle nove gare giocate contro i biancocelesti. Stasera all’Olimpico proverà a invertire la tendenza.

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