Lo aveva promesso alla vigilia, ai fiorentini e a sè stesso: è tornato il miglior Nico. Rotto il digiuno di gol su azione. E le sue condizioni non preoccupano
Lo aveva promesso un po’ a tutti mercoledì, prima di chiunque altro a se stesso, che sarebbe riuscito nel giro di poco a tornare determinante dopo tanti mesi vissuti in naftalina. E Nico Gonzalez ci ha messo davvero una manciata di istanti a non disattendere le massicce aspettative riposte sul suo conto, sfoderando contro il Lech Poznan quella prestazione da leader tecnico e morale che tutta Firenze attendeva da tempo. Gli si leggeva del resto negli occhi che l’aria internazionale gli avrebbe potuto portare solo bene. Il peggio (la sfilza interminabile di infortuni, un Mondiale saltato all’ultimo tuffo e i tanti rumors di mercato a gennaio) è ormai da mesi alle spalle e serviva soltanto la miccia giusta per riaccendere quell’immensa polveriera di talento che nella piovosa notte in Polonia è tornata a brillare. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
TUTTO IL MEGLIO. Nei primi 41’ del Miejski l’argentino, uscito a inizio ripresa perché accusava dei giramenti di testa, è stato in grado di mettere insieme i migliori gesti tecnici del suo repertorio: prima il favoloso tiro a giro (che si è schiantato per questione di centimetri sul palo) dopo nemmeno 4’ da cui è nata l’ennesima rete del 2023 di Cabral (con una prodezza simile, ben più fortunata, il numero 22 aveva trovato lo scorso 29 gennaio il punto del pari a Roma contro la Lazio) e poi il colpo di testa quasi da centravanti su un preciso cross di Biraghi che ha riportato avanti la Fiorentina dopo il momentaneo pareggio del Lech. Una notte da incorniciare per Gonzalez: non solo ha trovato il suo nono gol stagionale (è salito a quota quattro in Conference, pareggiando il conto dei centri fin qui realizzati in campionato) ma ha anche spezzato un digiuno di reti su azione che durava proprio dalla trasferta nella Capitale di quasi tre mesi fa. Una svolta che adesso può permettere all’attaccante di scrivere un nuovo capitolo in maglia viola. Magari, stavolta, con un epilogo vincente. Per se stesso e per Firenze.
Di
Redazione LaViola.it