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Rassegna Stampa

L’apparenza inganna: Fiorentina attenta a questo Basilea. In Europa va forte

St. Jakob Park - Stadio Basilea

Alla scoperta della squadra svizzera che sta incontrando notevoli difficoltà nel proprio campionato: ma i viola devono stare attenti

Se è vero che l’apparenza inganna allora, la Fiorentina, farà bene a tenere (molto) alto il livello della tensione. Il rischio infatti, pensando al Basilea, è lasciarsi confondere da un rendimento a dir poco schizofrenico. Malissimo in patria (almeno rispetto alle abitudini), decisamente meglio in Europa. Scrive la Repubblica.

Da un certo punto di vista insomma, il cammino degli ultimi avversari sulla strada dei viola verso la finale di Praga, ricorda quello di Biraghi e compagni. Con qualche differenza. Primo: la formazione di Vogel si presentava ai nastri di partenza della stagione, e in particolare del proprio campionato, con ambizioni decisamente diverse.

L’attuale quinto posto infatti (in un torneo che conta soltanto 10 squadre) non può soddisfare un club pluridecorato. Che nelle ultime sei annate ha raccolto uno scudetto, quattro secondi (l’ultimo l’anno scorso) e un terzo posto. Nel mezzo, ci ha messo due successi in Coppa di Svizzera, una qualificazione agli ottavi di Champions e una ai quarti di Europa League.

Quella in corso insomma, è la peggiore stagione da diverso tempo a questa parte

Ma ciò non significa che per la Fiorentina sarà una passeggiata. Anzi. Basta chiedere al Nizza, tanto per non andare troppo indietro, per avere conferma. I francesi si presentavano da favoriti al doppio confronto col Basilea. Eppure, alla fine, ci hanno lasciato le penne.

Merito della forza caratteriale, che ha permesso agli svizzeri di vincere ai supplementari dopo aver pareggiato a tempo scaduto. Stessa cosa era successa anche agli ottavi col Bratislava (al ritorno era sotto 2-0 prima di agguantare il 2-2 al 90’). E nel playoff col Trabzonspor. Sconfitti 1-0 in Turchia, in casa si son presi la qualificazione vincendo 2-0.

I viola insomma, dovranno stamparsi in testa le parole di Yogi Berra (uno dei coach più famosi nella storia del baseball): «Non è finita finché non è finita». Soprattutto perché, al contrario, la Fiorentina nei match di ritorno (nonostante se le sia giocate quasi tutte al Franchi) si è spesso complicata la vita.

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