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L’anno (sportivo) che verrà. Scetticismo vs fiducia incondizionata, in attesa di un carro che passerà solamente dai fatti

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Tutto apparecchiato per la permanenza e il rinnovo di Italiano con la Fiorentina. Ma servirà ancora qualche giorno. Intanto il dibattito sulle future mosse della società viola prosegue

A distanza di 20 giorni dal fischio finale di Fiorentina-Juventus, col ritrovato accesso all’Europa (o almeno al preliminare della Conference League), attorno al club viola non vi sono ancora certezze ufficiali. Chi si attendeva il riscatto immediato di Torreira e la celere conferma di Italiano sulla panchina della Fiorentina dovrà ancora aspettare. Con l’uruguaiano, infatti, le porte non sono ancora del tutto chiuse, anche se poco ci manca, mentre col tecnico è tutto apparecchiato per un rinnovo con adeguamento dell’ingaggio che, però, non è ancora stato messo nero su bianco per via della clausola che prevede come sua scadenza il 15 di giugno. Le parti si sono già trovate d’accordo ma…il discorso sarà ripreso nei prossimi giorni. Ripartendo dalle ultime dichiarazioni di Rocco Commisso, d’altronde, la Fiorentina aveva subito evidenziato la speranza di proseguire assieme al proprio allenatore, a patto che tra le parti si trovasse una quadra sul rinnovo e che nessuno pagasse (o meglio, paghi) la clausola. Nessun allarmismo, dunque, ma firma e certezze dovranno attendere ancora

CONTRATTO. Va comunque specificato che, in virtù di un contratto già in essere che prevede l’attuale scadenza tra un anno con opzione di rinnovo in favore della Fiorentina, Italiano sarebbe comunque stato l’allenatore viola anche nella prossima stagione. Se la società avesse voluto intraprendere un braccio di ferro per il rispetto di tale accordo, d’altronde, poco avrebbe potuto fare Italiano per liberarsi, se non nella finestra temporale della clausola e dinanzi al pagamento della stessa da parte di un chi che fosse club. Dal canto suo, invece, la Fiorentina ha voluto riconoscere il grande lavoro svolto da Italiano (giustamente, basti pensare che alle cifre attuali Italiano percepisce meno di Giampaolo, un terzo di quanto guadagnano Juric, Mihajlovic e Gasperini, un quarto di Sarri e quasi un decimo di quanto guadagna Mourinho, tutti allenatori che Italiano ha quasi raggiunto e/o superato in classifica). Detto ciò, tuttavia, sarebbe stato controproducente tenersi in casa un tecnico desideroso di andare altrove e/o scontento (basti pensare agli ultimi mesi di Paulo Sousa), a maggior ragione nel caso di un allenatore come Italiano che si è dimostrato essere un deciso valore aggiunto. Mettici poi l’intermediazione di Ramadani, uno dei pochi procuratori importanti con cui la dirigenza viola sembra non avere troppi problemi, ed ecco che i segnali portano tutti ulteriormente verso un ‘happy ending’. Adesso serve solo una ‘finestra tecnica’, nella quale la squadra mercato sta comunque cercando di operare per riempire qualche casella di una (lunga) lista di ruoli che necessitano di interpreti.

SCETTICISMO VS FIDUCIA INCONDIZIONATA. Nel frattempo, tuttavia, il mancato riscatto di Torreira continua a lasciare strascichi. Grillitsch, infatti, sembra davvero ad un passo, ma la sua candidatura non convince del tutto, com’è logico che sia quando ‘sai ciò che lasci e non sai ciò che trovi’. Ripartire da Cabral, Piatek (ancora in prestito o a sconto) e Djuric, inoltre, non contribuirebbe ad alimentare l’entusiasmo.

Servirà pazienza e attendere i fatti. Inutile e superfluo alimentare la divisione tra chi critica (i più scettici, per cui tutto sta andando male e andrà sempre peggio) e chi critica coloro che criticano (coloro per i quali ‘tutto va bene madama la marchesa’, anzi benissimo). Il famoso (ed anche fastidioso) carro su cui salire non c’è, ad oggi, ma andrà costruito via via, col giusto mix di fiducia e scetticismo, entrambi legittimi in base a ciò che accadrà.  Molto contribuiranno i fatti che la società sarà in grado di operare durante le prossime settimane. A cominciare dalla conferma ufficiale di Italiano, con vista sul futuro, e non solo come tappa intermedia.

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