Focus
L’anno dell’aspettativa e dei se. Lo step in avanti che in tanti dovranno fare
I pilastri sono rimasti. La base è solida. Ma da molti singoli ci si attendono passi in avanti e salto di qualità. A cominciare da Federico Chiesa
Su una cosa è stata coerente al cento per cento la Fiorentina in questa estate: il gruppo dei titolari che l’anno scorso ha fatto abbastanza bene non partirà. E così è stato. Anche con le conseguenze del caso come il dover rincorrere obiettivi ben chiari nella testa degli uomini mercato con formule non sempre vantaggiose. Pjaca su tutti, ma anche Gerson arrivato dopo il no del Chelsea per Pasalic. Perché Mirallas potrà essere riscattato senza problemi, così come Edimilson. Ma il budget risicato che ha avuto Pantaleo Corvino per completare la rosa da dare a disposizione di Pioli ha complicato i piani. A differenza di altre società che prima hanno venduto per poi andare a comprare, la Fiorentina ha detto no ad offerte multimilionarie per Chiesa, Simeone, Veretout, Pezzella, Milenkovic.
La base che nella seconda metà della stagione ha fatto molto bene è rimasta. Ma da tutti ci si attende un passo in avanti. A cominciare dalla stella di questa Fiorentina, ovvero Federico Chiesa. L’anno scorso la sua posizione in campo è stata a lungo ibrida con giornate anche passate a fare i chilometri sulla fascia. Quest’anno agirà da esterno offensivo puro nel 4-3-3 di Pioli. E dovrà buttarla dentro con maggiore costanza. Sicuramente più dei 6 gol segnati in Serie A l’anno scorso.
Così come un salto di qualità dovrà farlo Simeone. In fase realizzativa, migliorare i 14 gol segnati un anno fa. O meglio continuare sulla stessa strada intrapresa nel finale di stagione, visto che nella prima parte di campionato era tra coloro che avevano la peggior percentuale tiri effettuati/gol realizzati tra i principali bomber della Serie A. Pjaca deve tornare a fare il Pjaca del pre-Juventus. Così come sul croato anche su Gerson c’è grande aspettativa. Che dovrà confermare sul campo e col lavoro. Stesso discorso vale per Lafont. Benassi dovrà tornare il Benassi di Torino, almeno dei primi tempi, Mirallas dovrà tornare quello che era prima di uscire dai piani dell’Everton, mentre da Veretout, con il nuovo ruolo che Pioli ha disegnato per lui, probabilmente pagherà qualcosa in fase di gol e assist, ma dovrà dare il là al gioco della Fiorentina. Edimilson Fernandes è una scommessa, così come Norgaard e Hancko.
Vitor Hugo e Milenkovic dovranno confermare la crescita vista nella seconda parte di annata scorsa, Pezzella confermarsi. Biraghi dovrà esser più costante e commettere meno errori. Ceccherini e Laurini come alternative, non sono malissimo. Ma dovranno farsi trovare pronti. Altro che dovrà crescere sarà Dabo, ed essere più costante.
Tante scommesse, dunque, anche tra gli stessi pilastri. Confermarli non era scontato. Adesso toccherà a loro confermarsi, e nel caso di qualcuno, crescere.