Dal muro del pianto del Franchi, diventato via via sempre più grande, incapace pure lui di contenere tutto il dolore che c’è appeso, fino a piazza Santa Croce. I messaggi per Davide Astori, per il capitano per l’eternità, si sono rincorsi lungo le vie della città. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. Dai disegni dei bimbi attaccati ai cancelli – «mi mancherai capitano», c’era scritto in uno, «e grazie dalla tua Firenze» – alle lettere dei tifosi, fino ai cimeli, scarpe, palloni, candele: Firenze si è riversata in massa per le strade. Fiori e biglietti sono stati portati alla camera ardente di Coverciano, «perché non faccio altro che pensare a questo» c’era scritto in uno, ed hanno dipinto pure la piazza del calcio storico, di fronte alla statua di Dante. I palazzi sono diventati angoli di stadio.
La succursale del Liceo Artistico Leon Battista Alberti aveva appeso un primo lenzuolo prima ancora delle 8: «Ciao Capitano» c’era scritto, mentre i ragazzi erano tutti affacciati alle finestre, con sciarpe viola al collo e una attaccata pure alla finestra. Di fronte, c’erano gli striscioni del Marasma, del 7bello e dell’unonoveduesei, il cuore della Curva. Poco dopo è stato calato dalla terrazza dello stesso palazzo un altro telo plastificato, con il volto di Davide e la scritta dell’ultimo frame del video tributo della Fiorentina dedicato ad Astori: «Grazie per tutto quello che ci hai donato». Al centro della piazza, un altro striscione: «Per sempre nostro capitano».
Il resto, le sciarpe lanciate all’uscita del feretro, così come i fiori, sono stati solo la punta dell’iceberg di un dolore troppo grande per essere soffocato. Qualcuno, per l’occasione, si è fatto stampare persino una sciarpa ad hoc: «Se avessi due vite te le dedicherei entrambe». Alle 13, poi, si sono abbassate le serrande dei negozi, come chiesto dal Sindaco. Su diverse vetrine è comparso anche lo stemma della Fiorentina listato a lutto, in altre fotografie del gigante buono, quello che mancherà a tutti, quello che adesso Firenze ricorderà per sempre.
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Redazione LaViola.it