I viola ritrovano i tre punti al Franchi e lo fanno con un ottimo secondo tempo e una vittoria meritata
In fase di presentazione era diventato un mantra: contro il Cagliari conta solo vincere. Anche con una brutta prestazione ma contano solo i tre punti. E sono arrivati e pure con una prestazione più che buona.
Fiorentina sfortunata nei primi minuti con un Cragno miracoloso che evita il gol sull’ottima intuizione di Vlahovic. Ma i viola, nel primo tempo, contano anche un colpo di testa di Pezzella da posizione ravvicinata con il pallone però che è uscito dallo specchio della porta.
Poi il Cagliari ha approfittato dell’inferiorità numerica viola, per l’infortunio di Pezzella, per conquistare il calcio di rigore. Ingenuo Igor su Joao Pedro. Ma a fare la differenza, anche stavolta, è stato Dragowski. Bravissimo ad aspettare fino all’ultimo a tuffarsi e ancora più bravo a braccare il calcio di rigore dello stesso Joao Pedro.
Nel secondo tempo c’è stata solo una squadra in campo: la Fiorentina. Prima il tiro di Caceres, poi l’occasione di Biraghi, poi ancora quella di Bonaventura. Infine finalmente il gol su azione, splendido. Nasce tutto dall’anticipo di Quarta che lancia Callejon che per la prima volta da quando è a Firenze fa il Callejon e mette un cioccolatino in area. A quel punto impeccabile Vlahovic che con grinta e determinazione riesce a segnare su azione.
La Fiorentina ha meritato la vittoria con una prestazione in crescendo di tutta la squadra, con un secondo tempo in cui oggettivamente i viola si sono resi molto pericolosi sotto porta. Mancava solo il gol e stasera è arrivato anche quello, su azione e di Dusan Vlahovic sempre più protagonista di questa squadra. Contro il Cagliari si doveva solo vincere e così è stato. Bravi tutti, brava Fiorentina.
Ancora una doverosa nota di merito per Dragowski che oltre al rigore parato si è reso protagonista di almeno due o tre interventi salva risultato.
Di
Ottimista Viola