Rubriche

L’angolo di Catto – Un calciomercato oculato e condivisibile

Published on

Alessandro Catto commenta e dice la sua sul mercato invernale della Fiorentina, che ha visto gli acquisti di Sabiri, Brekalo e Sirigu (oltre a Barak)

Doveroso partire da una considerazione: se si pretendeva di risolvere i problemi della Fiorentina nel calciomercato di gennaio con l’acquisto di un regista e di un grande centravanti, il mercato risulterà inevitabilmente negativo. La finestra di gennaio però non è quella estiva e i due ruoli citati necessitano di pianificazione, investimenti oculati e possibilmente del ritiro di luglio per introdurre gli schemi. A gennaio si può puntellare la rosa sfruttando le occasioni, senza cadere nelle quotazioni ipertrofiche del periodo e senza inserire giocatori irrisolventi creando ulteriore caos.

Già così possiamo chiudere il discorso sul centravanti; si valutino fino in fondo Jovic e Cabral senza rimpianti futuri, avendo mano libera d’estate per l’acquisto di un profilo importante, non avanzi da mercato di gennaio. Si sono presi a costi irrisori, mal che vada sicuramente passibili di plusvalenza, due giocatori di qualità come Brekalo e Sabiri. Il primo un trequartista utilizzabile come esterno capace di ben impressionare nel Torino con assist, gol e qualità nello stretto, nonché di giocarsi le sue carte nelle rotazioni della Viola avendo il tempo di entrare a regime. Il secondo, come scritto qualche tempo fa qui, un giocatore di qualità, duttile e utilizzabile in tre ruoli, sia che si giochi col 4-3-3 che col 4-2-3-1, forte nel tiro da lontano e autore di giocate imprevedibili, marcatore al Mondiale e nazionale marocchino. Agli scettici dico che trovare oggi un giocatore capace di rendere nella Sampdoria è impresa ardua, e che che le dimensioni del rilancio e della valorizzazione devono essere sempre parte di una società come quella viola, nonché di qualsiasi suo allenatore. In una piazza come Firenze, inoltre, Abdelhamid può trovare la carica e il contesto tattico giusto per tornare ai suoi livelli ed emergere in modo definitivo.

Ottimo il riscatto anticipato di Barak. Per la cifra risparmiata, per il giusto premio ad un giocatore di classe, con un buono score di gol e che ha sempre ripagato la fiducia quando schierato nel suo ruolo con continuità. Lo scambio SiriguGollini, infine, risulterà ininfluente a livello operativo ma difficile risulti un downgrade.

Sul fronte cessioni qualche dolore in più; la gestione Zurkowski la reputo pessima, ma incolpo maggiormente l’allenatore rispetto alla dirigenza che, tuttavia, poteva far sentire maggiormente la propria voce nella valorizzazione del prospetto. Discutibile anche la formula della cessione di Maleh, ma l’italo-marocchino non ha mai brillato nelle occasioni concesse, pure più numerose di quelle date al polacco.

Veniamo al caso Amrabat. L’offerta presentata dal Barcellona a poche ore dalla fine del mercato era irricevibile, se non irrisoria. Niente vieta al giocatore di coltivare legittime ambizioni, come si era capito durante il Mondiale, ma queste possono essere tranquillamente assecondate tra qualche mese. Il costo del giocatore non subirà cali fragorosi, visto che quando fatto giocare nel suo ruolo ha sempre reso e visto che il mondiale è fresco ora e lo sarà a maggio. Anzi, questa manifestazione di volontà aiuterà a rendere la cessione più accettabile e, se incamerata una buona cifra in estate, la cessione del marocchino, aggiunta magari a quella di Gonzalez, portrebbe permettere di avere una ottima mole di danaro da investire, lì sì, in un regista risolvente e in un centravanti determinante.

Certo, avrei maggiori rimpianti se disponessimo di un allenatore capace di strutturare e aver strutturato il centrocampo in maniera diversa, con un regista e interditore assieme in campo e non scegliendo un ruolo tra i due, imponendo all’interditore di creare gioco, ma con Italiano sembra un compito difficile. Questa estate quindi, qualora rimanesse il tecnico, con la cessione di Amrabat sarà possibile avvicinarsi ad un centrocampo simile a quello dello scorso anno, con un vero regista in campo.

In sintesi, un mercato che in uscita mi lascia qualche spina sul fronte Zurkowski ma che in entrata reputo calibrato alle opportunità, intelligente e con i giusti spazi lasciati ai possibili interventi, in uscita ed entrata, al prossimo calciomercato estivo. Sperando di operare riempiendo finalmente in modo convincente il ruolo di play e di punta.

Voto: 6,5 pieno. Probabilmente il mercato più condivisibile dell’era Commisso dopo quello dell’estate 2021.

Per accedere al canale YouTube di Alessandro Catto CLICCA QUI

62 Comments

Popular Posts

Exit mobile version