Il centrocampista poi campione del mondo fu offerto dal Milan ai viola nell’affare Rui Costa, ma il club voleva solo cash.
Su Tuttosport si ripercorre il passaggio di Manuel Rui Costa dalla Fiorentina al Milan. Era l’estate 2000, con Fatih Terim chiamato sulla panchina rossonera. Il nome che da anni girava nei corridoi di via Turati e anche nelle sale di villa San Martino ad Arcore era quello di Manuel Rui Costa. Il numero 10 della Fiorentina che fin da giovanissimo era entrato nel mirino di Galliani e Braida, ma Vittorio Cecchi Gori aveva sempre opposto una grande resistenza nel voler cedere i suoi campioni. Ma la viola non navigava in ottime acque dal punto di vista finanziario. Nell’estate del 2000 venne ceduto Gabriel Omar Batistuta alla Roma e fu il primo segnale di un disboscamento tecnico che si concluderà proprio nel luglio del 2001.
LA LAZIO E PIRLO. Rui Costa è il pezzo pregiato che Cecchi Gori mette in mostra e il cartellino ha un prezzo esorbitante: 85 miliardi di lire. Una cifra che fa scappare il Real Madrid, che era già entrato nell’epoca dei Galacticos, ma che non sembra spaventare la Lazio di Sergio Cragnotti. I biancocelesti fanno sul serio per Rui, lo vogliono e imbastiscono la trattativa con la Fiorentina, forti della possibilità di poter mettere sul piatto la cifra richiesta tutta cash, senza contropartite tecniche. Il Milan, invece, prova a smorzare la parte economica inserendo il cartellino di Andrea Pirlo, appena prelevato dall’Inter per 35 miliardi. Niente da fare, Cecchi Gori vuole solo soldi contanti e inizia a propendere per la Lazio, senza chiudere la porta al Milan. Galliani non demorde, ma sa che senza l’ok della proprietà, non si possono fare altri passi.
MOSSA MILAN. Ed è proprio quando la Fiorentina sta per mettere nero su bianco con la Lazio, che entra in scena Berlusconi. Il presidente milanista, durante una riunione fiume tra le parti, alza il telefono e comunica a Galliani e alla dirigenza viola che il Milan è disposto a pagare la cifra richiesta, senza contropartite. Improvvisamente, la trattativa svolta in favore dei rossoneri. L’agente di Rui Costa, Carlo Pallavicino, si era recato a Roma convinto di chiudere con la Lazio e dalla capitale stilerà il contratto del suo assistito, che andrà a percepire 9 miliardi più bonus ed entrerà nell’almanacco milanista come il calciatore più caro dell’epoca Berlusconi.
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Redazione LaViola.it