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I lampi di CR7 fulminano la Fiorentina. I ragazzi di Pioli guadagnano autostima
Il trofeo Bernabeu entra per la ventisettesima volta nella bacheca del Real e anche la Fiorentina – che fa la sua dignitosa figura nel galà spagnolo – applaude il talento super chic di Cristiano Ronaldo, squalificato nella Liga e in campo nello stadio di casa dopo tre mesi abbondanti: un assist e un fantastico gol per lui, protagonista assoluto dello show amichevole, scrive La Nazione in edicola questa mattina. Sessanta anni anni dopo la finale di Coppa Campioni persa proprio a Madrid contro il Real, la Fiorentina vive una notte a metà fra l’orgoglio di esserci e la preparazione verso la partita – assolutamente più importante – di domenica prossima contro la Sampdoria in campionato. Le indicazioni che arrivano sono ovviamente da mettere in relazione al clima moderatamente agonistico della serata e alla raffica di cambi che ha cambiato l’aspetto delle squadre. In termini di punteggio la sconfitta è onorevolissima e la squadra viola torna oggi a Firenze con una quota di autosima in più, ingrediente essenziale dopo lo 0-3 a San Siro contro l’Inter nella prima di campionato.
FIORENTINA poco quotata dai bookmakers, eppure in vantaggio dopo 4 minuti grazie al sinistro sparato da Veretout sul palo interno dopo l’innesco centrale di Dias. Un blitz imprevisto nella serata di festa spagnola, ma i viola hanno solo tre minuti per godersi la sorpresa del Bernabeu; poi un signore con la maglia bianca numero 7 con un doppio passo fa venire il mal di testa a Gaspar (è di Cristiano Ronaldo l’assist per Mayoral) e al 32’ – dopo aver steso Pezzella con una finta – trova l’angolino alto con un destro a girare che esalta anche gli esigentissimi clienti del Bernabeu, storicamente abituati al calcio chic. Anche CR7 si fa i complimenti da solo: però, che gol… Il Real ha in panchina gente che potrebbe arricchire un’intera generazione di procuratori (Carvajal, Varane, Kroos, Benzema, Modric, Bale, Marcelo, Casemiro, Isco, Kovacic, il portiere Navas) e Zidane mette in vetrina i baby di lusso coordinati da Sergio Ramos. Qualche marcatura stravagante comunque si vede, compresa quella che lascia completamente solo Astori nell’area del Real: rovesciata e traversa. E’ una Fiorentina dignitosa quella che chiude il primo tempo sotto di un gol (non male anche Chiesa, recuperato dopo la squalifica in campionato) e probabilmente consapevole di aver incrociato una versione molto parziale del Real. Nel secondo tempo Pioli cambia tutta la Fiorentina, il trasloco in campo della panchina è praticamente totale e da Dragowski a Zekhnini c’è spazio per tutti.
ZIDANE è più conservativo nei cambi e solo dopo un’ora fa entrare il primo dei big in naftalina, Isco. Poi è modestamente la volta di Kroos, Bale, Casemiro e il Real acquista ulteriori quarti di nobiltà. Nella Fiorentina curiosamente esce con aria imbronciata il giovane Hagi – entrato all’inizio del secondo tempo – per fare spazio a Mati Fernandez che è in uscita dal gruppo viola.