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L’ambizioso Odriozola: il ‘motorino’ che sogna l’Europa. Ma a questa Viola manca uno step

Odriozola

Lo spagnolo ha fornito una buona prestazione a Torino, coprendo con la grande spinta qualche decisione iniziale in difesa. È in prestito secco, ma parla apertamente d’Europa

La classifica manda alla sosta la Fiorentina al 7° posto in classifica, a quota 18 punti insieme a Juventus e Bologna (teoricamente avanti per differenza reti, in attesa delle gare del ritorno). E c’è un giocatore che in casa viola parla apertamente d’Europa, anche dopo la sconfitta allo Stadium: Alvaro Odriozola. “Milan? Una partita molto complicata, perché quest’anno il Milan è molto forte. Però se vogliamo giocare in Europa l’anno prossimo dobbiamo vincere questa partita. Tanti giocatori vanno in nazionale, ma ci sono due settimane per preparare la partita”, le parole dello spagnolo ieri sera.

QUANTE SCONFITTE. Già, la strada per l’Europa passa proprio dagli scontri contro le big. Contro le note ‘sette sorelle’. La vittoria contro l’Atalanta, sì, poi le sconfitte amare contro Inter, Napoli, Lazio e Juve, oltre a quella in avvio contro la Roma. Italiano ha spesso parlato di crescita “mentale” da fare, perché nonostante siano arrivate spesso buone o ottime prestazioni, contro le grandi la Fiorentina ha praticamente sempre pagato dazio. Perdendo punti importanti, rimandando il percorso di crescita. Certo, siamo solo alla 12° giornata di una stagione partita con una rivoluzione di filosofia di gioco, con tantissimi interpreti reduci dalle ultime annate complicate. Di sofferenza. Ma l’impressione è che la Fiorentina sia sulla buona strada per colmare quel gap che pareva un abisso.

AMBIZIONE. Del resto, lo dice la classifica ad un terzo del campionato. Ad oggi i viola sarebbero in piena zona Europa. E se a parlarne apertamente è un terzino spagnolo in prestito secco, ma che arriva dalle esperienze con Real Madrid e Bayern Monaco, tutto questo fa riflettere.Dobbiamo essere ambiziosi e lottare per l’Europa. Chi può superare la Fiorentina delle sette sorelle per riuscire ad andare in Europa? Non lo so esattamente, né mi interessa realmente. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e al lavoro che facciamo. Abbiamo un allenatore fantastico, che fa un gioco che trovo molto interessante, con tanto palleggio. Abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti, vogliamo sognare in grande”, aveva detto anche un mese fa Odriozola.

CRESCITA. A Torino lo spagnolo ha giocato la sua 9° partita della stagione: lo scorso anno aveva raggiunto questo ‘step’ a fine aprile, quando era al Real. È tornato in campo dal 1′ dopo tre gare di fila dalla panchina: “Sono arrivato qui dopo che avevo avuto il Covid, nelle prime partite non stavo bene fisicamente: al 60-70′ ero morto. Il Covid fa così. Ora però sono al 100% fisicamente, tatticamente comprendo molto meglio le tattiche del nostro allenatore, lavoro per capire quello che lui vuole”, ha spiegato ieri sera. Contro la Juve è stato tra i migliori: un paio di amnesie difensive in avvio, poi la sua corsa in propensione offensiva ha strappato applausi. Un ‘motorino’, con 11,943 chilometri percorsi allo Stadium: più di tutti tra i viola. Con il primato anche di velocità, nella corsa ‘media’ e negli scatti veloci. È stato il terzo giocatore per palloni giocati (65), secondo i dati della Lega è stato il ‘giocatore chiave’ nella Fiorentina. Sua la giocata che ha portato all’occasione per Saponara, suoi gli sprint che hanno messo più in difficoltà la Juve. Ora la sosta, altro momento per crescere tatticamente e fisicamente. Poi il Milan, ultima delle ‘sette sorelle’ da affrontare nel girone di andata. Sperando di cambiare, stavolta, la storia.

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