Se si seguisse la linea dettata dalla Lega Calcio, per il bilancio viola ci sarebbe un ‘risparmio’ tra gli 8,5 e i 17 milioni in questa stagione.
Un mese dall’ultima partita giocata. Era l’8 marzo quando la Fiorentina pareggiava 0-0 a Udine in una gara da clima surreale. Ora l’immagine di un pallone che rotola sul campo è sempre più sfocata. E chissà quando potremo tornare a parlare di calcio giocato, di schemi, di gol fatti o sbagliati. C’è chi ipotizza a metà maggio, chi inizio giugno, chi addirittura oltre. Con una priorità a livello Uefa: finire i campionati. E anche in Lega, nonostante in diversi siano pessimisti per una ripresa della stagione (anche per interessi ‘di bottega’, specie chi rischia di retrocedere), i club mettono al primo posto la volontà di portare a termine la Serie A. Assegnare lo scudetto, decretare sul campo le qualificate alle coppe europee e le retrocesse. Quando si potrà ripartire? Impossibile saperlo, sarà l’evoluzione del virus a dettare le date. Ma con il passare dei giorni, appare scontato lo ‘sforamento’ della data del 30 giugno.
NUOVO INIZIO. Questo vorrà dire applicare una lunga serie di deroghe a contratti e bilanci in scadenza proprio a fine giugno. Ma saranno aspetti che coinvolgeranno tutte le leghe e le federazioni europee. La Fiorentina è in posizione ‘attendista’, porta la propria voce in Lega ma non ‘spinge’ né sul lato del ‘ripartire ad ogni costo’ né dalla parte del ‘fermiamo qui tutto’. L’unica linea guida: tornare in campo quando ci saranno tutte le condizioni di sicurezza necessarie. Inevitabile che sia così, tra l’altro. Nonostante ci sia una voglia matta di ripartire. Da parte di tutti. Allenamenti individuali a casa, rapporto costante con Iachini e con lo staff. Una ‘famiglia viola’ che ne uscirà più forte, ha detto e ripetuto Commisso. Ma tutti fremono di poter tornare in campo e mettersi alle spalle questa pesante emergenza. Vorrebbe dire uscire dal tunnel, aver sconfitto il nemico, poter ripartire. Un nuovo inizio.
AMBIZIONE. Un nuovo inizio che la Fiorentina guarda con ambizione. Europa è la parola che contraddistinguerà la prossima stagione. Ma, prima, l’imperativo sarà anche dare una svolta in positivo ad un campionato fino a marzo a tinte grigie. Una ripresa più ambiziosa per una nuova Viola che, dopo ‘l’annata di transizione’, vuole tornare protagonista. Chiaro, alle parole dovranno corrispondere i fatti. Le premesse ci sono: la proprietà ha già investito centinaia di milioni, ci sarà un nuovo centro sportivo, c’è stato un mercato di gennaio volto al futuro, il monte ingaggi è tornato ad alzarsi, c’è una nuova prospettiva sul fronte stadio. La Fiorentina vuole essere in prima linea per la ripartenza economica del mondo del calcio. A partire appunto dalle proposte da fare al governo sul tema infrastrutture sportive. Un aspetto che potrebbe cambiare le carte in tavola su una questione annosa per Firenze, anche se in quanto tale è bene ‘volare bassi’ e non cedere a troppo ottimismo. Ma la volontà fuori dal campo è chiara: crearsi nuove strade per un aspetto considerato primario per puntare ai vertici.
BLINDARE I MIGLIORI. Dentro al campo, lo stesso. Commisso vuole blindare i suoi gioielli: in primis Castrovilli, ma anche Milenkovic, Dragowski, Vlahovic e Chiesa. Per un’asse portante giovane della nuova Fiorentina. Il capitolo più spinoso sarà sul futuro di Federico: “Fiorentina competitiva e leader della squadra? Non lo so. Dovremmo sentire Commisso”, ha detto ridendo il 25 viola intervistato da Sky. “L’anno scorso aveva un accordo con la Juventus, ma ho promesso alla città che l’avrei tenuto e l’ho fatto. Allo stesso modo ho promesso a lui che ci saremmo seduti e avremmo discusso il suo futuro. Vedremo se saremo in grado di soddisfare le sue richieste ma spero che saremo in grado di trattenerlo”, aveva detto Rocco qualche giorno fa. Non ci sarà un muro contro muro, ma il rapporto tra Chiesa e la Fiorentina è evidentemente cambiato da dicembre. E sul piatto c’è un rinnovo che, congelato per l’emergenza Coronavirus, sarà discusso poco prima di inizio estate. Chiesa nel frattempo ha capito che in una Fiorentina davvero ambiziosa può completare il suo percorso di crescita, e il rinvio dell’Europeo può essere un assist per giocarsi un altro anno da protagonista a Firenze.
INVESTIMENTI. Ora è giusto concentrarsi sull’emergenza e sul virus che ha colpito da vicino la Fiorentina, ma i dirigenti hanno già in testa la Viola che verrà. Più esperienza, errori da non ripetere e altri investimenti. In un mercato che vedrà senz’altro prezzi molto al ribasso (si parla di un 30% in meno sui costi), con vantaggi per chi dovrà comprare rispetto a chi dovrà vendere. “Abbiamo una società solida”, ha ripetuto Commisso in questi giorni. La crisi attraverserà inevitabilmente anche la Fiorentina, ma probabilmente sarà meno dannosa rispetto ad altri club.
INGAGGI. Nel frattempo si parla della questione ingaggi: in Lega i club hanno trovato una linea comune per ‘tagliare’ dal bilancio stagionale quattro mensilità degli stipendi dei giocatori qualora non si tornasse a giocare, e due mensilità nel caso in cui si ricominciasse a maggio/giugno. “I Club definiranno direttamente gli accordi con i propri tesserati”, chiude il comunicato della Lega. La Fiorentina non vuole arrivare a scontri, c’è una linea guida ma poi ci saranno ‘trattative’ private con i singoli giocatori. “L’idea della Juve mi è piaciuta, anche noi la stiamo studiando per il bene della Fiorentina e del nostro futuro. Per tutti. Dovremo valutare tutto, per noi, e per il calcio italiano”, aveva detto Commisso una settimana fa. Dovesse concretizzarsi la linea della Lega, la Fiorentina ‘risparmierebbe’ sul bilancio annuale tra gli 8,5 e i 17 milioni di euro lordi. Anche se parte di questi soldi, proprio come fatto dai bianconeri, potrebbero essere ‘spalmati’ sui successivi anni dei vari contratti. La società viola sicuramente farà qualcosa per ‘alleggerire’ il bilancio. Nei prossimi giorni capiremo la strada che percorrerà. Anche in base a quando, e se, si potrà tornare in campo.
Di
Marco Pecorini