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L’altro lato della medaglia. Fiorentina, quinto peggior attacco. Nodo bomber da risolvere

Dietro le cose funzionano. Ma davanti rimane il problema del gol. Per l’oggi, e per il domani. Solo 4 squadre hanno segnato meno della Fiorentina

Mentre la difesa, con Iachini soprattutto, va alla grande, davanti i numeri non sorridono alla Fiorentina. Se la retroguardia gigliata ha scalato le classifiche diventando la settima assoluta del campionato, e tra le migliori in assoluto nel post lockdown, l’attacco è da zona retrocessione.

NUMERI HORROR. Solo 45 i gol incassati dalla Fiorentina, ma allo stesso tempo solo 43 quelli segnati. Peggio hanno fatto solamente Torino, Udinese, Brescia e Spal. Gli stessi li ha segnati il Verona, per il quinto peggior attacco della Serie A. Con lo 0-0 di San Siro contro l’Inter sono salite a 9 le partite in questa Serie A in cui la Fiorentina non è riuscita a trovare la via del gol. Quando non ha segnato, tuttavia, tranne che contro la Juventus Iachini ha rimediato comunque punti con lo 0-0 contro Inter, Genoa, Cagliari e Udinese.

QUEI COMPLIMENTI DI ROCCO. E se in alcune occasioni non aver trovato la via del gol non può di certo aver soddisfatto Commisso, come ad esempio nel pareggio interno con il Genoa o con il Cagliari, lo 0-0 di San Siro ha invece convinto il patron viola che nel suo commento post gara ha rimarcato più volte la soddisfazione per il risultato strappato dai suoi contro l’Inter, sottolineando i meriti di Iachini nell’aver costruito una Fiorentina che sa difendersi incassando pochissimi gol. La mentalità del tecnico viola, d’altronde, è nota. E’ questa. Prima non prenderne, poi provare a darne. Piaccia o meno alla critica. A Commisso sembra essere una filosofia gradita. Resta, tuttavia, il problema gol.

IERI E OGGI. Il nodo bomber è da anni un cruccio del club viola. Da Simeone a Muriel, nessuno ha mai pienamente convinto. E quest’anno il problema si è amplificato con varie scelte di mercato errate (chi più chi meno) che hanno visto i vari Boateng, Pedro, Vlahovic, Cutrone, Kouame, passando per il tandem Chiesa-Ribery alternarsi con tuttavia non troppe fortune. Solo Verona, Brescia e Bologna non hanno un calciatore andato in doppia cifra. Il Genoa è ad un passo con i 9 centri di Pandev, così come il Lecce con i 9 di Lapadula. La Spal ha Petagna con 12 gol, così come a 10 è arrivato Lasagna dell’Udinese. La Fiorentina ha in Chiesa il suo miglior realizzatore in Serie A con 7 gol avendo però tirato 356 volte, 9° dato assoluto. Tira da zona Europa, segna da zona B. L’anno scorso accadde più o meno lo stesso, con Benassi miglior realizzatore in campionato. E l’anno prossimo?

DOMANI. Non è un mistero che la Fiorentina sia da tempo alla ricerca di un nove che possa garantire la doppia cifra. Kouame andrà visto, ma l’impatto è stato di quelli importanti. Cutrone con alti e bassi, Vlahovic con più bassi che alti. Molto dipenderà dal futuro di Chiesa. In caso di cessione del 25 viola potrebbero entrare diversi milioni da investire sulla punta che tanto serve a questa Fiorentina.  Anche Vlahovic potrebbe partire. Dipenderà, anche in questo caso, dalle scelte del serbo se rinnovare o meno, e dalle offerte che arriveranno. Ovviamente sarebbe meglio mandarlo a giocare in prestito, per poi valutarlo e riaverlo magari cresciuto. Ma questo dipenderà da più fattori. Sottil andrà a giocare, mentre Boateng tornerà a Firenze e molto probabilmente ripartirà. Per svoltare e puntare all’Europa, non vi è dubbio: serve chi la butti dentro con regolarità. E questo, dalle parti di Firenze, quest’anno non c’è mai stato.

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