Un esterno d’attacco, un centrocampista e un difensore. Le idee cardine sul mercato in entrata della Fiorentina restano le stesse
Ai tempi dell’annuncio lampo di Gattuso sembrava essere la più rapida di tutte, ora la Fiorentina è in ritardo. Ma l’ingaggio di Italiano le permette di non stravolgere troppo le idee tattiche e di mercato sui profili che già si cercavano durante la brevissima era Gattuso (esclusi, ovviamente, quelli sotto la procura di Mendes).
Il 4-3-3 di Italiano è una versione più ‘zemaniana’ del modulo rispetto all’interpretazione di Gattuso, ma le linee guida generali restano le stesse. Ad esempio, siamo certi che Italiano sarà più che felice di ritrovarsi in rosa un giocatore come Nicolas Gonzalez. Così come sicuramente il (quasi) neo tecnico gigliato apprezzerà il controriscatto di Sottil, un giovane di prospettiva che sotto l’ala di Italiano non potrà che crescere.
Probabile che il suo calcio molto dispendioso per gli esterni sia stato il segnale definitivo di addio tra la Fiorentina e Ribery. Ancora i viola non si sono pronunciati, ma i segnali (e le indiscrezioni) vanno tutti in direzione di una separazione. Sia per una questione di costi, sia appunto per motivi prettamente sportivi e di stile di gioco del nuovo allenatore. Essendo il 30 giugno, oltre a quello dell’ex Bayern oggi scadono anche i contratti dei vari Malcuit, Barreca, Rosati, Eysseric e Maxi Olivera. Insieme a loro, oggi cessano anche i contratti degli allenatori Montella e Iachini. Sempre più probabile anche la separazione da Caceres, ma per averne una certezza bisognerà attendere ancora qualche giorno.
Di summit col tecnico ne sono stati fatti a bizzeffe, ora la Fiorentina deve tornare a tuffarsi nel calciomercato. L’arrivo Nicolas Gonzalez, l’acquisto più oneroso della storia della Fiorentina, è passato sotto traccia visto il caos allenatori, ma resta sulla carta un gran colpo. Forse pagato solo un po’ troppo, ma la cosa più importante è il valore del giocatore. Ora però i viola possono riprendere dalle linee guida che già erano state tracciate per Gattuso. I quattro nuovi acquisti indicati meno di un mese fa dalla società tornano di stretta attualità: se un esterno è stato acquistato e Sottil va a riempire il posto lasciato vuoto da Ribery, mancano ancora un altro esterno offensivo, un centrocampista e un difensore. Il tutto poi andrà rivalutato a fronte di eventuali cessioni (Lirola, Milenkovic e Pezzella le situazioni più in bilico).
La posizione della dirigenza viola non è delle più facili. Il danno d’immagine lasciato dalla vicenda Gattuso prima e le lungaggini per l’acquisto di Italiano poi è tangibile. L’unico modo per riscattarsi è fare un buon lavoro in una sessione estiva che si preannuncia cruciale. La Fiorentina come si diceva è in ritardo, ma non troppo. Gli impegni internazionali tra Europei e Copa America, misti insieme alle difficoltà economiche del calcio europeo a causa della pandemia, stanno rallentando i tempi delle operazioni. C’è ancora tempo per far bene, se si dimostra di esserne capaci. Non c’è più la ‘garanzia’ data dal tecnico di peso come Gattuso, ma c’è una credibilità da recuperare dimostrando di saper condurre bene le giostre del calciomercato e convincendo gli obiettivi di mercato a legarsi ai colori viola.
Di
Marco Zanini