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Lafont-Handanovic. Chiesa-Perisic, Veretout-Nainggolan. Supersfide tra passato, presente e futuro

La gara tra Fiorentina ed Inter sarà anche fatta di supersfide interne alla sfida stessa. Quella sulle ali, tra Chiesa e Perisic, quella tra i pali tra Lafont ed Handanovic, ed anche quella tra Veretout e Nainggolan

In altri tempi, quando Nainggolan spaccava le partite a Roma, essere paragonati al ninja era forse più nobile. Anche se nelle ultime uscite il belga pare rigenerato rispetto a fine 2018, adesso, lo è sicuramente meno. C’è stato tuttavia un periodo in cui Jordan Veretout veniva paragonato proprio al centrocampista interista. Perché? Semplice: la costanza di arrivare al gol, la capacità di recuperare palloni, ed alcune caratteristiche più o meno simili. Lo hanno detto diversi addetti ai lavori, lo ha sottoscritto pure Stefano Pioli. A lui, in realtà, i paragoni non sono mai piaciuti. E mentre Veretout è ancora a caccia del primo gol su azione di questa stagione, dopo aver segnato 10 centri l’anno scorso, con Nainggolan che si era fermato a 6, lo stesso belga proprio nell’ultimo turno di campionato si è sbloccato dopo un periodo più che complicato segnando il gol vittoria contro la Samp. Veretout, col rigore di Ferrara, è salito a quota 4, tutti su rigore. Stesso numero di reti messe a referto da Naiggolan. E la sfida tra i due sarà sicuramente una delle tante supersfide interne della gara tra Fiorentina ed Inter.

Come quella tra Alban Lafont e Samir Handanovic. L’estremo difensore dell’Inter, fatta eccezione per qualche serata di amnesie, si conferma uno tra i più forti portieri del nostro campionato. E diversi punti Spalletti li deve alle sue parate. Un po’ come Pioli al francese della Fiorentina. Sicuramente quello col Napoli, ma anche quelli contro l’Empoli. La crescita dell’ex Tolosa prosegue. Con qualche limite e tallone d’Achille su cui c’è ancora da migliorare. Come la gestione dei rinvii e delle uscite. Anche a Ferrara, ad esempio, ha mostrato qualche indecisione in entrambi gli aspetti. Ma anche questa sarà una gara interna alla partita del Franchi. Tra chi nel presente domina e chi ha il futuro dalla sua.

Fino a quella tra Ivan Perisic e Federico Chiesa. Il croato, nelle ultime settimane, ha cambiato marcia. Così come il capitano della Fiorentina. Nel 2019 ha già siglato 7 reti il 25 viola, in altrettante partite giocate tra campionato e coppa. Il croato è fermo a 1, ma tra campionato e coppe pare rinato. Con 5 assist messi a referto, curiosamente, nel momento in cui Icardi è uscito di scena in casa Inter. Tra i due ci sono quasi 10 anni di differenza. Perisic è un classe 1989, Chiesa un 1997. Ultime cartucce da sparare per il croato, insomma, mentre il futuro è tutto in mano al talento viola.

Passato, presente e futuro, di fronte stasera al Franchi. Dove chi sarà più squadra avrà la meglio. Ma anche dove i singoli saranno chiamati a fare la differenza.

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