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Lady Pnrr chiude i rubinetti, Palazzo Vecchio al lavoro per ribaltare la situazione. Ma Renzi fa appello alla Meloni

Scoppio del Carro 2014

“I progetti devono essere localizzati in grandi aree urbane degradate e rispettare l’obiettivo sociale della misura”, dice Celin Gauer. Intanto infiamma la battaglia politica

«I progetti devono essere localizzati in grandi aree urbane degradate e rispettare l’obiettivo sociale della misura». Si conclude così, con una sorta di ghigliottina al finanziamento dello stadio Franchi, l’articolata mail di Céline Gauer, a capo della task force per il Recovery fund della Commissione europea. Madame Pnrr risponde alla richiesta di chiarimento de La Nazione sulle motivazioni che hanno portato l’Ue ad avanzare dubbi sulla legittimità di erogazione di 55 milioni di finanziamento legato ai piani di investimento per la rigenerazione urbana delle Città metropolitane.

DA PALAZZO VECCHIO. Si tratta di «osservazioni che la Commissione europea ha fatto e che tuttavia ancora dobbiamo vedere», dice il sindaco Dario Nardella che ha già messo sotto il direttore generale di Palazzo Vecchio, responsabile del progetto Campo di Marte: toccherà a lui preparare tutte le argomentazioni che entro 30 giorni dovranno essere presentate alla Commissione Ue per tentare di ribaltare quel che sembra un verdetto già scritto. Si punta all’unicità del Franchi, monumento nazionale.

PERIFERIA DISAGIATA? Non sarà semplice dimostrare che Campo di Marte è una periferia disagiata. Anche se la difesa di Palazzo Vecchio batterà anche su quel tasto, già che il progetto di riqualificazione di campo di Marte è stato realizzato tenendo conto dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm) dell’Istat, aggiornato a dieci anni fa, quando il quartiere era classificato diversamente, come zona sovraffollata, con alto tasso di disoccupazione e scarsi mezzi di trasporto pubblico.

BATTAGLIA POLITICA. La situazione si sta trasformando in una battaglia politica. Sebbene il governo stia dando man forte a Palazzo Vecchio – che, mal che vada, spera che i fondi statali gli vengano in soccorso – fa un gran rumore il senatore di Iv Matteo Renzi con l’appello alla premier Meloni perché con quei soldi pubblici si facciano case popolari. Il ministro per il Pnrr Raffaele Fitto dice «siamo al lavoro per rispondere alle criticità rilevate; cercheremo di rimuovere gli ostacoli». Ma poi mette le mani avanti facendo presente che quel progetto era stato approvato dal precedente governo Draghi. Il capogruppo di Italia viva in consiglio regionale, Stefano Scaramelli, presenta un’interrogazione urgente per discutere quanto sia inopportuno spendere così soldi del Pnrr. Anche se era stato lo stesso ex sottosegretario di Iv Gabriele Toccafondi a sostenere che fosse giusto il contrario. Ma è la politica, bellezza. Mentre Renzi suona la carica. «Basta con lo strapotere delle sovrintendenze. Il privato, cioè la Fiorentina, faccia il suo progetto buttando giù le curve». Bomba libera tutti. Si torna indietro al progetto di Casamonti. 

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