A DIECI ANNI di distanza Firenze vive una grande gioia sportiva (la vittoria del primo scudetto nel 1956) e una grande tragedia che costa vite umane e distruzione (l’alluvione del 4 novembre 1966). Due episodi apparentemente senza nessun nesso, ma che, in realtà, sono collegati da un episodio bello e commovente che ebbe come protagonista Miguel Montuori, uno degli «eroi» della Fiorentina ‘55/’56.
A raccontarlo è Antonina «Bocci» Bargellini, la figlia del sindaco di allora, Piero Bargellini: «All’indomani dell’alluvione, quando in tanti fecero arrivare donazioni a Firenze, Montuori si presentò in Palazzo Vecchio con le medaglie che aveva vinto in carriera per donarle al Comune». Un gesto notevole, perché per uno sportivo privarsi dei trofei conquistati è sempre doloroso, ma il cuore grande di Montuori e il suo amore per Firenze erano più forti.
«QUANDO mio padre lo venne a sapere _ racconta la figlia Bocci _ come mi raccontò anni dopo lo stesso Montuori, si presentò a casa sua e gli restituì le medaglie, dicendogli che appartenevano a lui e che a lui dovevano restare e che Firenze non poteva accettarle». Un gesto che commosse molto il campione sudamericano, così come quello del campione viola aveva toccato profondamente il sindaco.
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Redazione LaViola.it