In una stagione tormentata, costellata di qualche acuto ma di tanti bocconi amari, la Fiorentina sta comunque tenendo in piedi un primato niente male, quello dell’imbattibilità interna.
Certo lo scivolone contro il Borussia Monchengladbach è un macigno che ha pesato, pesa e continuerà a pesare nell’economia di quest’annata, ma a conti fatti i viola al Franchi in campionato non hanno mai perso. Sono state buttate via diverse gare certo, ma sulla ruota di Firenze non è mai uscito il segno 2.
7 vittorie e 7 pareggi, 28 punti conquistati: il pregio di aver battuto le prime due della classe(Juventus e Roma), di aver fermato il Napoli, ma anche il mea culpa per i risultati gettati con Crotone, Sampdoria, Torino e Genoa. Otto punti pesanti che, forse, potevano far si che la corsa Europa League non fosse soltanto un’aspirazione ma un qualcosa da rincorrere in concreto fino al termine della stagione.
In Italia imbattuta in casa come la Fiorentina c’è solo la Juventus, capace di fare filotto in casa in tutte le gare disputate, indipendentemente dagli avversari e dalle modalità.
In Europa invece, nei cinque maggiori campionati, sono solo sette le squadre che possono vantare questo score: il Tottenham in Inghilterra; il Bayern Monaco, il Borussia Dortmund e l’Hoffenheim in Bundesliga; il Real Madrid in Spagna; il Psg e il Nizza in Ligue 1.
Il finale di campionato prevede ancora cinque apparizioni tra le mura amiche, con nell’ordine Bologna, Empoli, Inter, Lazio e Pescara, il commiato finale il 28 di Maggio. Tre gare sulla carta abbordabili e due interessanti sfide con squadre impegnate, fino alla fine, per un posto nelle prossime competizioni europee, magari con un occhio alla Champions.
Cinque giornate per portare avanti un piccolo, seppur invidiabile record, dal momento che l’ultimo anno in cui la Fiorentina ha concluso senza perdere in casa è la stagione 2003-2004, quella della Serie B e del ritorno in Serie A sancito nello spareggio con il Perugia.
Dal rientro in massima serie i viola hanno poi sempre perso tra le mura amiche, totalizzando il minor numero di sconfitte, 2, nella stagione 2005-2006 (la prima di Prandelli) e in quella 2012-2013 (la prima di Montella).
Cinque giornate per difendere quindi questa imbattibilità: perché è vero che Firenze è divisa per natura, ma è altrettanto vero che all’interno di queste mura è difficile passare per chiunque. Nel calcio, come nella storia.
Di
Duccio Mazzoni