La Fiorentina torna da Cagliari con i tre punti ed una serie di buone notizie. La zampata di Babacar (quarto gol da subentrante, è il più decisivo della Serie A), quando ormai la porta di Cragno sembrava stregata, riporta alla vittoria in campionato la squadra di Pioli dopo venti giorni (mancava dalla partita contro il Sassuolo del 3 dicembre) ed allunga la striscia di risultati utili a sette, comprendendo anche la vittoria contro la Sampdoria in Coppa Italia.
Numeri a parte, la Fiorentina ha meritato di vincere alla Sardegna Arena, contro un Cagliari che non ha mai impegnato Sportiello. Non pervenuti Pavoletti, Farias, Joao Pedro e compagni, anche per merito di una rinnovata linea difensiva che si è ben comportata. Pioli, per la prima volta in stagione, ha schierato la sua squadra in campo con il 3-5-2. Novità assoluta anche la presenza in campo di Nikola Milenkovic, con il baby serbo che è stato poco sollecitato dagli avanti rossoblu, ma che si è messo in mostra per calma, freddezza e buoni tempi negli interventi. Prospetto dal sicuro avvenire, lo staff tecnico lo voleva lanciare da tempo ed ha approfittato del problemino fisico di Pezzella, che comunque dovrebbe tornare al centro della difesa già contro la Lazio. Molto bene, inoltre, anche Vitor Hugo, che ha dimostrato di essere un altro giocatore nella difesa a tre. Completamente a disagio come centrale di destra in una linea a quattro, a Cagliari non ha sbagliato niente. L’esperimento è destinato a continuare, con un Vitor Hugo così e con un Pezzella che tornerà a completare il reparto.
Il rovescio della medaglia è il sacrificio che la Fiorentina deve chiedere a Federico Chiesa. Polmoni, solita grinta, tanta classe e sacrificio. La sontuosa prestazione di Chiesa è racchiusa qui, con la pecca di un contropiede sprecato nel primo tempo proprio perché, probabilmente, la tanta corsa offusca un po’ la lucidità nell’ultimo passaggio. Benassi ricorderà a lungo la libertà che avrebbe avuto nel battere a rete, ma di certo non si può rimproverare niente al giovane Federico, uscito dal campo stremato e utilissimo come sempre alla causa.
In attesa dei risultati di oggi, la Fiorentina rilancia la sfida alle avversarie in chiave Europa, con l’intento di risucchiare anche la Sampdoria nel mini torneo alle spalle delle cinque big. Sesto e settimo posto in palio, dunque, anche per la squadra di Pioli, che dovrà provare fino alla fine ad accontentare la richiesta di Andrea Della Valle, che ha dichiarato l’obiettivo europeo non più tardi di qualche giorno fa. Obiettivo difficile da centrare, ma comunque possibile. Anche perché la Fiorentina è in crescita. Ancora in costruzione, vero, ma comunque cresciuta e più matura. Qualche mese la partita di Cagliari non l’avrebbe portata a casa.
Di
Alessandro Latini