Rassegna Stampa

La squadra ‘degli altri’: i rilanci di Montella

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L’allenatore della Fiorentina nell’emergenza deve testare chi ha giocato meno: Ghezzal e Vlahovic sperano in una maglia dal 1′ contro il Parma.

È in mezzo alla tempesta, in balìa delle onde, che vengono fuori il temperamento e la lucidità del comandante. Nel caso della Fiorentina, dunque, trattasi di Vincenzo Montella. Il tecnico viola, dopo essersi affidato sempre agli stessi interpreti (che avevano portato stabilità e risultati positivi), contro il Sassuolo si sono viste le cosiddette seconde linee. Boateng ha soprattutto ricercato il lavoro di sponda, mentre quando è entrato Vlahovic la spinta offensiva è stata più forte. Specie nell’attacco della profondità, negli inserimenti, nella ricerca di azioni che portassero alla spinta sulle fasce e dunque alla maggiore presenza in area di rigore. Così scrive La Repubblica.

SECONDE LINEE. Approccio giusto per il serbo, così come quello di Ghezzal che domani col Parma potrebbe avere l’opportunità di partire titolare. Non sufficiente, invece, la prestazione di Sottil. Anche perché il classe ’99 ha giocato a tutta fascia nel centrocampo a cinque: ruolo non suo, idea che prima di Montella era venuta anche a Sousa sia con Bernardeschi che con Chiesa. Probabilmente Sottil rende di più nel tridente, dove riesce a slegarsi dai compiti difensivi e ad essere più lucido in zona offensiva. Altro punto a favore del 4-3-3.

DIFESA. In mezzo mercoledì ha giocato Benassi, tornato titolare per la prima volta in stagione. Dietro torna a disposizione Ranieri, mentre fin qui ha avuto pochissimo spazio Ceccherini, visto che a Reggio Emilia Montella ha adattato Venuti a terzo di sinistra. Domani Ranieri e Ceccherini si giocano un posto nella difesa che potrebbe tornare a quattro, con Venuti a destra e Dalbert a sinistra.

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