Connect with us

News

La ‘solita’ Fiorentina, e la ‘partita parallela’: Della Valle, Sousa e giocatori ancora contestati

Novanta sfumature di contestazione. Oltre 90 minuti di contestazione, variegati nella forma e nella misura. E sul campo una Fiorentina ancora rimontata. Da 2-0 a 2-2, stavolta contro il Torino. Una squadra che ci mette anche orgoglio nella prima ora di gioco, annullando un Toro quanto mai contratto. Poi però, alle prime difficoltà, si scioglie come neve al sole. Seconda rimonta subita nel giro di cinque giorni, stavolta meno pesante nel significato (i viola restano lontanissimi dalla zona Europa), e terza contestazione aperta da parte del tifo. Questa volta a chiare lettere anche davanti ad Andrea Della Valle.

Tra campo e spalti, l’attenzione si divide. Sia perché la tensione nell’ambiente è alta da qualche giorno, sia perché i punti in palio valgono il giusto per entrambe le squadre. La scena è illuminata da Chiesa e Saponara, le facce migliori della Fiorentina odierna. Qualità e voglia di fare, quel qualcosa in più che fa la differenza. In tanti si aspettano una squadra ‘molle’, invece l’approccio è deciso. Segno che i giocatori sono con il tecnico. E anche la continuazione è buona, fino al 60′, con il Torino praticamente mai pericoloso. Poi però le solite voragini difensive, e un’attenzione che cala vistosamente, consentono a Mihajlovic di raggiungere il pareggio. In Curva, invece, va in scena la partita ‘parallela’ dei tifosi: cori contro tutti, dai giocatori ai Della Valle, passando per Sousa. Con parte del tifo che fischia a sua volta i cori contro i Della Valle. All’unisono, invece, fischi e frecciate a Sousa. “Mi è sembrato un deja vu”, ha commentato Mihajlovic a fine gara, ricordando i suoi tempi in viola e quei cori che caratterizzavano un periodo di vera mediocrità (e poi rischio B). “I tifosi pagano e possono fare ciò che vogliono, normale quando non ci sono risultati”, il commento di Sousa.

Con il portoghese che, nonostante l’ulteriore amarezza di proprietà e tifosi, viene ancora confermato. Nonostante la lettura della gara, e i cambi, ancora una volta discutibili. Tello doveva restare fuori (se Ilicic non si fosse infortunato nel riscaldamento) e invece – nonostante tutto – è tra i più propositivi, con il Toro che viene ‘bucato’ puntualmente sulle fasce e in velocità. Tomovic viene inserito in corsa con Astori traslocato nel ruolo di terzino puro, e poco dopo entra Maxi Olivera a fare l’ala al posto di Tello. Salcedo alto ha poi i suoi grandi limiti. Scelte, insomma, che tutto sommato – e specie nel finale – non pagano. Al di là dell’atteggiamento degli stessi giocatori.

Si va dunque avanti, ancora con Sousa. Con la tensione ancora alta nel rapporto piazza-società-allenatore, e una convivenza (quasi) forzata probabilmente fino a fine stagione. O almeno, fino a domenica, quando la Fiorentina farà visita alla lanciatissima Atalanta. Chiaro che anche i risultati (e prestazioni eventualmente anonime) potranno influire su scelte più o meno clamorose. Intanto, la squadra ‘come da programma’ domani non si allenerà. Una giornata di riposo, dopo la doppia rimonta nel giro di cinque giorni.

45 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

45 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

45
0
Lascia un commento!x