Connect with us

Rassegna Stampa

La sfida di Iachini, di nuovo a caccia della salvezza. Con tre novità

Iachini Fiorentina

Beppe torna alla Fiorentina nel ruolo di motivatore: situazione diversa da novembre, quando era richiesto il salto di qualità

La missione di Beppe Iachini ricomincia, quattro mesi dopo il suo esonero col medesimo obiettivo: rimettere in carreggiata la Fiorentina e tagliare il traguardo della salvezza il prima possibile. Iachini aveva lasciato lo scorso novembre, alla settima giornata, dopo il pareggio (0- 0) col Parma. La sua squadra aveva totalizzato otto punti e si trovava in dodicesima posizione in classifica. Quattro mesi dopo la Fiorentina è due posizioni più sotto, ha gli stessi punti di Benevento e Spezia, sette in più sul Cagliari che occupa la terzultima posizione e soprattutto ha viaggiato, con Prandelli, con una media esatta di un punto a partita. Ventuno gare, ventuno punti. Così scrive La Repubblica.

MOTIVATORE. Iachini potrà contare anche su un altro fattore non di secondo piano. Se l’anno scorso si guadagnò sul campo la conferma voluta fortemente da Commisso dopo aver salvato la Fiorentina e raggiunto il decimo posto, all’inizio della stagione attuale le aspettative su di lui si erano notevolmente alzate. Non veniva più richiesto al tecnico di salvare la squadra ma di migliorare la classifica dello scorso anno. Adesso, però, Iachini è tornato per vestire un abito che conosce alla perfezione. Quello del motivatore, del lottatore e dell’uomo abituato a fare i conti con la matematica e la concretezza.

QUARTA CERTEZZA. Non solo. Rispetto a quattro mesi fa potrà contare su due certezze in più. La prima è Martinez Quarta. Il difensore argentino con Iachini si stava ambientando in un nuovo campionato e il tecnico lo aveva fatto esordire alla quinta giornata al posto di Pezzella infortunato. Con Prandelli il giovane l’argentino, dopo un periodo di adattamento, ha trovato finalmente spazio e le sue qualità sono emerse in maniera nitida. Adesso Quarta è uno dei titolari inamovibili della difesa a tre.

NUOVO DUSAN. Poi Dusan Vlahovic, altro giocatore diventato imprescindibile. Con Iachini giocava a intermittenza, con Prandelli ha trovato continuità e così si è sbloccato ed è cresciuto molto. Un gol nelle prime sei gare con Iachini (la settima la passò tutta in panchina), 11 reti nelle restanti con Prandelli. Vlahovic è il riferimento in attacco, insieme a Ribery, attorno al quale poter modificare l’assetto.

CENTROCAMPO. Infine Amrabat. Il marocchino, titolare fisso con Iachini, era finito ai margini nelle ultime gare ma adesso pare essersi ripreso totalmente dal mal di schiena accusato. Tornato dagli impegni con la nazionale, dovrebbe ritrovare spazio a centrocampo magari in coppia con Pulgar che nelle ultime apparizioni, compresa anche la rete al Milan su punizione, ha mostrato una crescita che lo sta riportando ai suoi livelli.

3 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

3 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

3
0
Lascia un commento!x