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La sfida di Berna. Con Sousa il feeling è stato immediato

«È SEMPRE una bella emozione essere qui. Ero qui anche io, e dare a questi bambini l’opportunità di far vedere che ci si può arrivare è bello, emozionante. Credeteci sempre, andate avanti così ed inseguite questo sogno, perché ci si può arrivare». Così Federico Bernardeschi alla festa di Natale del settore giovanile della Fiorentina. Poi ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno ha parlato del suo inizio di stagione: «Un cambio nella preparazione? Credo sia stato più un fattore legato ai tempi con i quali siamo tornati dalle Nazionali. Quando un giocatore è impegnato in estate con la nazionale, al rientro è normale non essere al 100%». Una situazione che aveva portato Sousa a metterlo in panchina: «Sotto un certo punto di vista fanno sempre bene perché ti fanno riflettere e ti fanno capire dove sbagli. Per questo c’è sempre bisogno di lavorare al meglio».

POI COL TECNICO è scattata quella scintilla che lo ha portato a emergere: «Sì, il feeling è stato immediato e umanamente abbiamo instaurato un grande rapporto nonostante ci siano state occasioni in cui non ci siamo trovati d’accordo. Quel che mi piace è che non è mai venuto meno né il rispetto né la stima». Altro giovane emergente è l’altro Federico della Fiorentina, Chiesa: «E’ molto forte, non so se più di me, ma è molto forte – ricorda Bernardeschi E’ un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, una persona quadrata con una bella famiglia dietro. Si toglierà tante soddisfazioni. Gli auguro di diventare il capitano della Fiorentina come ha detto Sousa».

A FEBBRAIO la sfida in Europa League contro i tedeschi Borussia Monchengladbach: «Sono battibili, noi siamo forti ce l’andremo a giocare». Ieri ha parlato anche Federico Chiesa: «Per arrivare a dove sono arrivato io servono umiltà e determinazione ogni giorno, e non dare mai nulla per scontato». Infine domani la Fiorentina sarà a Marassi per il recupero contro il Genoa, interrotta al 27’ per la pioggia, e Davide Astori avverte: «Dobbiamo partire concentrati fin da subito. Abbiamo già regalato la prima mezz’ora al Genoa a settembre».

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