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La Serie A risponde a Commisso: “Uniamoci contro i razzisti”

Commisso

Rocco aveva lanciato l’appello anche domenica, i presidenti di Serie A e i vertici del calcio vanno nella scia del presidente viola.

Rocco chiama, la Serie A risponde. Non più (soltanto) a parole. «Spero che tutti i presidenti di Serie A si uniscano a questa battaglia contro il razzismo», ha detto domenica il presidente della Fiorentina. Un grido che, a quanto pare, non è caduto nel vuoto. «Commisso invoca maggior severità e più fatti da parte di tutti i club anche verso i propri tifosi? Sono completamente d’accordo», dice al Corriere Fiorentino il presidente della Lega Gaetano Miccichè. «Bisogna adottare pene serie, anche il Daspo a vita se serve. La Serie A è sempre in prima fila contro queste vergogne. L’ultima iniziativa è stata quella di creare una squadra anti razzismo con un giocatore/rappresentante per ogni squadra che combatta questa piaga. Il mondo del calcio merita dignità e rispetto maggiori di quello che ha oggi».

VERONA. E così, anche il Verona, dopo che il presidente Setti aveva quasi minimizzato l’accaduto, ieri ha cambiato decisamente atteggiamento. «Hellas Verona Fc comunica di aver adottato nei confronti del signor Luca Castellini (che aveva definito Balotelli «non del tutto italiano» n.d.r. ) una misura interdittiva che prevede la sospensione di gradimento nei confronti del signor Luca Castellini da parte di Hellas Verona Fc sino al 30 giugno 2030».

POLITICA. «Complimenti al Verona per il coraggio e per la dignità. Orgoglioso di tifare gialloblù come squadra gemellata. Ma orgoglioso soprattutto del gesto di giustizia e di umanità. Grazie HellasVerona», ha scritto Matteo Renzi su Twitter. A proposito. Su change.org è stata invece lanciata una petizione di alcuni tifosi viola per romperlo, quel gemellaggio. Nel frattempo, il Giudice Sportivo, ha punito il club con la chiusura per un turno del settore da dove, domenica, si erano alzati gli insulti all’attaccante del Brescia. La misura si applicherà proprio in occasione della partita con la Fiorentina del 24 novembre prossimo. La Procura di Verona ha anche aperto due inchieste per discriminazione razziale in violazione della legge Mancino. Per ora, l’accusa è contro ignoti, ma si stanno identificando i tifosi. Venerdì invece, Roberto Mancini, potrebbe convocare Balotelli in Nazionale.

SPAL, ROMA E LECCE. All’appello di Commisso risponde anche il patron della Spal, Francesco Colombarini. «Ha ragione. Le società — spiega al Corriere Fiorentino — devono fare tutto il possibile per diffondere la cultura del rispetto e della tolleranza a partire dal proprio settore giovanile e coinvolgendo i propri tifosi». E poi la Roma. «L’ASRoma si schiera al fianco di Mario Balotelli. Che siano 20 o 2000 persone, il razzismo è inaccettabile. È ora di scegliere da che parte stare, tra chi è pronto a opporsi al razzismo e chi gli permetterà di distruggere il gioco che amiamo». Il Lecce: «L’U.S. Lecce si schiera al fianco di Balotelli e condanna ogni forma di razzismo e discriminazione territoriale. Noi abbiamo scelto da che parte stare perché il calcio non ha nulla a che vedere con questi fatti».

ATALANTA. Anche Percassi fa sapere che l’Atalanta è decisa a «combattere», rimandando al comunicato diramato dopo la gara con la Fiorentina nella quale, Dalbert, fu insultato da alcuni tifosi nerazzurri. «La stupidità di pochi va combattuta insieme e crediamo che non abbia né colori né maglie. Va isolata», si leggeva nella nota. E ancora Cairo: «È il momento del fare, non del parlare».

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