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La serata nera di Vitor Hugo: Pioli ha grandi responsabilità ma il brasiliano è in forte calo

Nella disastrosa partita del brasiliano influiscono le scelte sbagliate di Pioli e la mancanza di Pezzella. Ma il rendimento di Hugo è in calo da tempo

Un primo tempo da incubo, quello vissuto ieri sera da Vitor Hugo. Nella partita più importante della stagione, la semifinale di andata di Coppa Italia contro l’Atalanta, il brasiliano si è trovato in costante affanno. Di certo l’avversario non era dei più semplici, ma Josip Ilicic ha a tratti ridicolizzato il difensore centrale della Fiorentina, facendo il bello e cattivo tempo con la palla tra i piedi e portandosi a spasso il numero 31 gigliato.

Le attenuanti sulla prestazione negativa di Hugo ci sono eccome. L’azzardo di puntare sulla difesa a tre “fissa” proprio nella partita più importante della stagione non ha pagato. Soprattutto, non ha reso la scelta di far marcare a uomo lo sloveno, direttiva che ha portato Hugo ad inseguire Ilicic persino sulla trequarti avversaria. Proprio la zona dove l’ex viola si è liberato del difensore brasiliano con una pregevole veronica ed ha dato il là all’azione del primo gol.

Sono sembrate un po’ tardive le correzioni di Pioli, che dopo aver subito lo 0-2 dapprima ha tenuto più bloccato Vitor Hugo per evitare che la sua posizione lasciasse dietro di sé enormi praterie, vera manna dal cielo per le scorribande offensive degli atalantini. Poi, nel secondo tempo, ha cambiato la posizione dei propri difensori, spostando Milenkovic come centro-destra, Hugo come centrale e Ceccherini nella posizione di centro-sinistra, delegandolo di fatto alla marcatura su Ilicic e riuscendo nell’intento di limitarlo.

Un errore grave quello del tecnico gigliato, ma è innegabile che i giocatori ci abbiano messo del loro. Lo sloveno ha infatti terrorizzato la retroguardia avversaria, che spesso e volentieri rinunciava ad entrare decisa per paura di subire un dribbling. Primo indiziato di questo atteggiamento lo stesso Vitor Hugo, che dopo aver subito la giocata dalla quale è nato il primo gol, è apparso fin troppo guardingo nella marcatura dello sloveno (vedasi lo spazio lasciato al sinistro di Ilicic in occasione della seconda rete).

È un peccato doverlo sottolineare, ma non è la prima volta che Hugo esce dal campo con una netta insufficienza sulla propria testa. Dopo una prima parte di campionato di buon livello, negli ultimi due mesi il brasiliano si è spesso visto carente nelle marcature e nelle uscite sugli avversari. L’infortunio di Pezzella ha sicuramente acuito le sue lacune, che però si notavano anche quando il capitano della Fiorentina era in campo.

Inoltre, alcune pause come il grossolano fallo di mano con la Sampdoria oppure il retropassaggio sanguinoso con la Spal o i numerosi pasticci a Verona col Chievo non sono accettabili. Per fortuna si avvicina il ritorno di Pezzella (ieri addirittura in panchina), che sicuramente aiuterà il reparto difensivo con le sue abilità e con la sua leadership. Ma il rendimento del brasiliano deve necessariamente alzarsi, a prescindere dal compagno di reparto che si trova accanto.

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