Sabato contro il Genoa non ci sarà Dalbert. Da quando esordì col Genoa all’andata ha giocato tutte le partite dal primo minuto, anche in Coppa. Chi al suo posto?
L’assist per Cutrone contro l’Atalanta l’acuto. Le rincorse e le sgroppate al San Paolo la conferma. Se a destra Pol Lirola è in continua crescita, anche dall’altra parte Dalbert sembra continuare nei suoi progressi. O meglio esser ritornato a tratti quello che a metà girone d’andata aveva fatto pensare a tutti di aver trovato finalmente un esterno sinistro come si deve. Poi il declino con tanto di tiro a casaccio da metà campo e occasione miseramente fallita a Bologna e prestazione insufficiente con la Spal. Fino al ritrovato ottimo rendimento della settimana scorsa tra Atalanta e Napoli.
INTOCCABILE. Sabato contro il Genoa, per la prima volta da quando proprio contro il grifone esordì a gara in corso all’andata, il brasiliano sarà indisponibile per squalifica. Con Montella non ha mai saltato una partita, e neanche con Iachini. Anche perché da quando è entrato stabilmente a disposizione la Fiorentina ha cambiato atteggiamento tattico passando al centrocampo a cinque. E Dalbert non ne ha saltata una.
18 volte titolare su 19 gare da quando è a Firenze in Serie A, per 1635 minuti sui 1710 totalizzabili (esclusi i recuperi). In Coppa Italia 172 minuti su 180, e titolare in entrambe le gare (col Monza era ancora di proprietà dell’Inter).
RENDIMENTO. Se Lirola contro l’Atalanta si è sbloccato anche alla voce gol, Dalbert è il viola che assieme a Pulgar ha fornito più assist dei suoi con 4 suggerimenti trasformati in gol dai compagni. E tutti diversi. Cross per il colpo di testa di Castrovilli col Parma, assist per Chiesa contro la Samp, assist per Cutrone contro l’Atalanta in Coppa, assist per Vlahovic a Cagliari.
CASTING. Col Genoa le incognite sono soprattutto su chi ne dovrà prendere il posto. L’ipotesi Chiesa esterno con Cutrone-Vlahovic davanti stuzzica. Lo aveva detto Iachini qualche giorno fa, sottolineando come il 25 viola sulla corsia possa esprimersi meglio. “Ma prima è fondamentale ritrovare la giusta condizione”. Cosa che ancora non è stata trovata visto che anche ieri Chiesa ha svolto solo parte del lavoro col resto del gruppo. E allora ecco le alternative.
In pole, davanti a tutti, c’è Venuti. Nella prima di campionato fu proprio lui a ricoprire il ruolo di terzino sinistro, con Dalbert che ancora doveva arrivare anche se in un modulo con difesa a quattro. Nel finale di gara contro l’Atalanta, quando venne messo dentro all’86 non andò affatto bene, mentre col Sassuolo giocò da terzo di difesa soffrendo nel primo tempo ma regalando (una volta tornato a fare il terzino e a destra) l’assist a Castrovilli per il momentaneo 1-1. Col Parma soffrì, ma non troppo, Gervinho, mentre a Verona andò male come tutti gli altri. In Coppa subentrò col Monza mentre col Cittadella, da titolare, si fece espellere dopo neanche mezz’ora commettendo un’ingenuità. E da quell’errore in poi, a inizio dicembre, ha visto il campo solamente per 8 minuti a Bologna stando fuori con Torino, Inter, Roma, Spal e Napoli.
Anche perché le altre possibilità sono Terzic, che ha giocato solo in Coppa Italia 90’ col Monza in estate e 8 minuti col Cittadella senza mai trovare l’esordio in Serie A e Maxi Olivera che è appena rientrato dal SudAmerica, ha come ultima presenza in maglia viola il Milan-Fiorentina 5-1 del maggio 2018. Ma il fatto che pronti via sia stato subito convocato da Iachini per la gara del San Paolo potrebbe aprire nuove possibilità.
CAMBIO MODULO. C’è infine anche la possibilità di un cambio di modulo con il passaggio alla difesa a quattro, idea tattica su cui Iachini ha comunque lavorato in queste settimane. A quel punto Caceres potrebbe finire sulla corsia di sinistra. Anche se al momento è l’idea più indietro di tutte le altre sopracitate. Intanto Iachini si appresta a far giocare la sua Fiorentina per la prima volta senza il brasiliano e in una gara come quella col Genoa da non sbagliare.
Di
Gianluca Bigiotti