
Se ne parla da settimane, ma giorno dopo giorno si ha l’impressione che il direttore generale viola si avvicini sempre di più ad un ruolo di prestigio
Da anni la Fiorentina non è mai stata così vicino ad un ruolo di primo piano all’interno dell’organigramma della Lega Calcio. Joe Barone aspetta. Le sue carte le ha già giocate, la candidatura è ufficiale. Il ruolo di consigliere lo aspetta, va solo ratificato. Lui, intanto, è al lavoro con la diplomazia che lo contraddistingue. Colloqui con gli altri club, presidenti e proprietari. Tutti, si mormora, lo abbiano preso davvero sul serio.
Di fatto è l’ultimo arrivato, ma ha già dimostrato di avere le idee più chiare di tutti, anche di quelli che occupano ruoli importanti da anni. Barone è stato chiaro fin dall’inizio: con le regole attuali si va poco lontano. Il calcio italiano, negli ultimi dieci anni, ha perso appeal e potere. Occorre invertire la rotta, anche con l’esperienza americana di Barone e di tutti i nuovi proprietari stranieri. Diritti tv, social media, sponsorizzazioni, infrastrutture e via discorrendo sono tutti cavalli di battaglia di una nuova governance che vorrebbe proporre Barone alla Lega.
Nelle prossime settimane si attende la ratifica di un ruolo importante, poi Joe Barone potrà cominciare a lavorare anche per il bene del calcio italiano, non solo della Fiorentina. Lo ha dichiarato lui stesso, intervenendo a Radio 1 nella giornata odierna: “Ho messo sul tavolo la mia candidatura: mi auguro che tutti mi diano la possibilità di farlo. Ho entusiasmo e voglia, credo tanto nel calcio italiano, maschile e femminile”. Ed i rumors vanno tutti in una direzione sola: Barone ha fatto centro, adesso si aspetta la ratifica del suo nuovo ruolo. Un cambiamento epocale per la Fiorentina, per tantissimi anni assente in Lega e lontanissima dal poter pensare di ricoprire certi ruoli.

Di
Alessandro Latini