La scalata di Biraghi: dalle critiche (anche social) a insostituibile

Il suo motto è «Vae victis», ovvero «guai ai vinti». Un’espressione latina tutta cuore e orgoglio che affonda le radici nel passato, ma che bene sintetizza quello che è da sempre stato lo spirito battagliero di Cristiano Biraghi. Così scrive La Nazione. Un giocatore arrivato tra lo scetticismo generale, passato attraverso forti critiche e scontri-social con i tifosi, ma trasformatosi ben presto in uno dei punti di riferimento per la Fiorentina.

Tenacia e progressi: a Firenze Biraghi è diventato pilastro della corsia mancina, rientrando anche nel gruppo della Nazionale. Ora, anche con i suoi cross (131 dopo 28 presenze in campionato, oltre il 40% dei quali riusciti), vuole centrare la qualificazione in Europa League. Una competizione che il terzino non ha mai giocato, mentre nel 2010 calcò i campi della Champions con l’Inter.