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La rivincita di Montella: dal 3-5-2 alla decisione su Castrovilli, il ‘Chiesa di Sousa’

Se la Fiorentina si gode uno straordinario Castrovilli molto lo si deve anche a Montella. Che rivincita per l’aeroplanino, dall’otto viola al 3-5-2, e al tandem Ribery-Chiesa

Dal “ Chiesa sarà una bandiera della Fiorentina” di Paulo Sousa, al Castrovilli può diventare l’erede di Antognoni” di Vincenzo Montella. Quando l’allenatore ci vede lungo, e diventa determinante per la permanenza di un calciatore. Di casi ce ne sono tantissimi nella storia del pallone, a volte positivi e altre volte meno. Ma così come per l’esplosione di Federico si deve dar merito all’intuizione del tecnico portoghese che lo lanciò titolare alla prima giornata contro la Juventus, all’esordio in A, per l’esplosione di Castrovilli molto lo si deve all’intuizione dell’aeroplanino“Dopo due allenamenti ho detto subito alla dirigenza di toglierlo dal mercato”, aveva detto lo stesso Montella. E se adesso il popolo viola e la Serie A possono apprezzare uno dei talenti più cristallini del nostro calcio come il numero 8 viola molto è dipeso anche da questa indicazione.

SEI SU SEI E intanto Castrovilli fa 6 su 6. Fin qui non ne ha sbagliata una il talento pugliese, classe 1997, e all’esordio nella massima serie. Perché è giusto e opportuno ricordarlo sempre. Fin qui due buone stagioni a Cremona, in B, e qualche presenza al Bari, ma sempre in B. E affidare una maglia da titolare ad un esordiente in un reparto cardine del proprio credo calcistico come è il centrocampo per Montella, è stata col senno del poi un’idea da applausi per il tecnico viola.  E finalmente, dopo aver messo a referto record di distanze coperte a ripetizione, essere in testa per dribbling riusciti in Serie A, aver dimostrato personalità e visione di gioco da numero dieci più che da numero otto, ecco il primo sigillo personale.

DA CASTRO AL 3-5-2 E CHIESA-RIBERY E mentre Castrovilli continua la sua ascesa, anche il 3-5-2 si conferma come quella di schierare il pugliese titolare una vittoria di Montella. Da quando il tecnico viola è passato a questo assetto la Fiorentina non solo non ha più perso, ma ha messo in serie prestazioni ottime contro Atalanta, Juventus, Samp e Milan ottenendo 8 punti in 4 gare per una media da Champions. Altra intuizione vincente, per adesso. Così come quella del tandem Ribery-Chiesa. Cosa che era nata come una battuta, e che invece si sta confermando certezza. E l’insistenza nello schierare Badelj dopo un avvio non certo in discesa per il croato, che lo ha ripagato con una prestazione super a San Siro.

DARE A VINCENZO QUELLO CHE E’ DI VINCENZO Un po’ come con Cesare, è giusto, dunque, dare a Montella quello che è di Montella. Che dopo tante critiche si è preso più di qualche rivincita. Professando sempre calma e pazienza, che aveva chiesto nei momenti difficili, con la promessa di tornare presto a sorridere, mantenuta. Per adesso. Già domenica, contro l’Udinese, la Fiorentina sarà chiamata a dare continuità al nuovo corso. Le premesse, intanto, ci sono tutte per sperare in un nuovo rinascimento.

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