Corsa di 50 metri, sinistro che fredda Handanovic: stavolta il gol è pesantissimo. Dusan allontana qualche critica e rimanda i processi a Montella.
Aveva giocato cinque partite di fila da titolare, trovando due gol solo nella disfatta di Cagliari. Prove in solitudine davanti, gli errori contro il Lecce e qualche critica dai tifosi. Ieri è tornato in panchina, ma da subentrato ha trovato la perla che ha cambiato la serata della Fiorentina: fuga di 50 metri rincorso vanamente da Skriniar, mancino a fulminare Handanovic che ha portato qualcuno a scomodare frettolosi paragoni con un grande 9 argentino. Ma di stoffa, Dusan Vlahovic, ne ha eccome. Ne sono convinti tutti all’interno della Fiorentina, visto che hanno puntato forte in estate su di lui. E ora si godono il gol pesantissimo del serbo contro la capolista.
PRIME CRITICHE. Il calcio va veloce, e si fa presto a criticare un centravanti che, immerso nelle difficoltà di una squadra che gioca male e non produce con continuità nitide palle gol dentro l’area, ci prova e ci riprova ma può incappare in qualche conclusione non proprio precisa. Ma è un classe 2000, deve avere tempo e deve poter sbagliare. Certo, sarebbe tutto molto più facile se fosse inserito in un contesto di squadra che funziona, e non in quello di una formazione che ora lotta più per non retrocedere che per sorprendere da metà classifica in su. E allora, con l’esuberanza di un 19enne, Vlahovic ha deciso di mettersi in proprio. Centonovanta centimetri ma anche forza, tecnica e corsa per involarsi per metà campo verso la porta avversaria. Altro che statico centravanti da area di rigore.
LA SUA NOTTE. È la sua notte, i primi gol sotto la Fiesole, la sua esultanza che non è polemica ma un marchio di fabbrica. Aveva mostrato la sua tecnica anche contro il Cagliari, specie con il secondo gol che però passò in secondo piano vista la pesante sconfitta. Mentre contro il Monza in Coppa Italia era stato determinante (sempre dalla panchina) per ribaltare il risultato ed evitare una figuraccia. Sono così cinque i gol in stagione per lui, in 14 presenze e 679′: un gol ogni 135 minuti. “Con il Lecce ho sbagliato tanto e Montella mi ha sostenuto, voglio ridare a lui questo sostegno, possiamo fare grandi cose”, ha commentato Vlahovic dopo l’abbraccio con l’allenatore. “Il gol? È successo tutto all’improvviso. Quando mi sono ritrovato col pallone ho pensato che dovevo andare fino in fondo. Penso di aver fatto un bel gol, ma devo continuare così e continuare a lavorare sempre di più”.
IL 3° PIU’ PROLIFICO D’EUROPA. Sì, perché la strada è lunga ma per un 19enne sono già risultati importanti. Anche guardando a livello europeo. Vlahovic è il 3° Under 19 più prolifico dei migliori campionati d’Europa. Solo il fenomeno Sancho del Borussia Dortmund (8 gol in campionato) e la rivelazione Dejan Kulusevski del Parma (4 gol) hanno fatto meglio di Dusan, che è a quota 3 gol in campionato come Torres del Valencia, Denkey del Nimes e Adli del Bordeaux, tutti classe 2000 come il serbo. Che può contare anche i 2 gol in Coppa Italia. L’attaccante viola, inoltre, è quello che ci ha provato di più tra i giovani europei, con ben 27 tiri verso la porta (fonte Whoscored).
RESTA. “Ci ho puntato da subito l’anno scorso, anche quest’anno ho fatto così. Veniva da un momento di difficoltà, si farà e diventerà un grandissimo calciatore”, ha detto Montella. “Gli abbiamo chiesto più di quello che può dare un 2000. Ci parlo tanto, lo sento un mio ragazzo, sono felicissimo per lui. Ha giocato 5 o 6 partite da titolare e mi sarebbe dispiaciuto che questa semina fatta col mio staff e la società giovasse a qualcun altro”. “Sabato ho visto i suoi agenti, hanno diverse squadre che ci hanno chiesto il giocatore. Ho detto loro che Vlahovic non si muove”, ha invece sottolineato Pradè. Perché la Fiorentina ha intenzione di fare qualcosa di importante sul mercato, anche in attacco. Ma Dusan non partirà.
Di
Marco Pecorini