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La rivincita di Saponara: era ai margini, ora indispensabile

Come riporta il Qs-La Nazione, era l’11 novembre quando Saponara, che non è mai stato esattamente uno spaccone, scandì cinque parole per rispondere a una domanda sui 9 milioni spesi per lui dalla Fiorentina: «Corvino mi ha preso sottoprezzo». Nell’intervista a La Nazione emerse – quasi con rabbia – il lato compresso di Riccardo, quello secondo alcuni indebolito da una sensibilità non comune. Una specie di fragilità latente per un trequartista chiamato, ormai da anni, a fare il salto decisivo e costretto a ripartire da Empoli dopo l’occasione sciupata al Milan.

Anche a Firenze il decollo è stato meno rapido del previsto: lo scarso feeling con Sousa (accusato da Saponara di aver detto il falso, definendo cronici i suoi problemi fisici), poi l’operazione di ’ripulitura’ della caviglia, il recupero graduale, il decollo ritardato anche in questo campionato. Fino a ora.

Da due partite Saponara ha ripreso confidenza con il suo mestiere e non è forse un caso che la reazione sia arrivata dopo lo choc di Astori, compagno stimatissimo, quello che più di ogni altro spronava Riccardo: sei forte, fortissimo, noi ti aspettiamo e grazie a te faremo il salto di qualità. Chi conosce bene Saponara racconta questo passaggio con una certa emozione: è come se Riccardo volesse dimostrare a Davide che aveva ragione. Lui ha le potenzialità e ha il dovere di sfruttarle, è arrivato ad un punto della carriera in cui è giusto puntare in alto, prendendosi responsabilità da giocatore maturo.

Saponara ha giocato bene contro il Benevento e meglio contro il Torino, la Fiorentina ha recuperato qualità negli ultimi trenta metri e anche più giù, perché nel momento della necessità Riccardo è arretrato come appoggio tra le linee più basse. Stop, dribbling, giro palla.Trattare bene la palla è il suo mestiere anche lontano dalla porta, soprattutto quando la ricerca si spinge verso la verticalità: controllo e passaggio, pochi ci riescono come lui. Certo c’è molto da affinare e anche la forma fisica deve migliorare. Non è sfuggito il gesto di Saponara verso Pioli, domenica a Torino, dopo la sostituzione: giro largo e stretta di mano all’allenatore. Così si fa.

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