Ingresso e impatto da urlo per Boateng. Due tiri tentati da fuori, un gol e una parata di Meret. Boa risponde subito presente
Entra a 29’ dalla fine, con la Fiorentina in svantaggio; al primo pallone utile che tocca spara subito un bolide improvviso da fuori area che impegna Meret; il secondo, pochi giri di lancetta dopo, è un altro siluro chirurgico da fuori area che impatta sul palo e si infila per il momentaneo 3-3. Se Massa non avesse sbagliato tutto, o quasi, e non ci fosse stato lo svarione difensivo che ha causato il 3-4, le copertine se le sarebbe prese quasi tute lui: Kevin Prince Boateng.
Per chi ancora si stava chiedendo perché la Fiorentina avesse deciso di puntare su di lui, ecco la risposta. Personalità da urlo per l’ex Sassuolo, Barcellona e Milan. Mix di coraggio, di chi ha calcato palcoscenici importantissimi e che con un lampo può cambiare le partite, e follia nel prendersi sulle spalle la responsabilità di voler riportare a galla la sua Fiorentina con due soluzioni personali che non tutti avrebbero tentato. Due tiri scagliati, entrambi dalla distanza, un super intervento di Meret, ed un gol. Biglietto da visita che fa ben sperare per Boateng.
E dopo il passo indietro evidenziato contro il Monza rispetto alla buona gara col Galatasaray, Boateng risponde subito presente e timbra il cartellino mettendo a referto sul tabellino il suo nome. Solista ed egoista? No. Perché proprio contro i turchi aveva mandato più volte in porta Sottil e compagni facendo vedere che l’assist, Boa, per chi avesse la memoria corta, lo ha nelle corde eccome. Ma a volte serve anche altro. E la soluzione da fuori era da tempo una lacuna della Fiorentina, che solo Muriel aveva parzialmente provato a colmare l’anno scorso.
E ben vengano le giocate del singolo, sempre più fondamentali nel calcio moderno, e in grado di risolvere situazioni complicate come quella che si era creata in Fiorentina-Napoli. Quelle che fanno alzare in piedi ed esplodere il tifoso, quando riescono, ma che strappano comunque applausi anche quando non trovano l’happy ending. A meno che il pallone non finisca in curva, ovviamente. Ma quanto a tecnica, tiro, e precisione, Boateng ha subito mostrato al suo nuovo pubblico di saperci fare.
Boa ritrova il gol in A dopo 10 mesi. L’ultimo lo aveva siglato in Sassuolo-Bologna, su rigore, il 28 ottobre 2018. E questo non può altro che essere solo che un punto di ri-partenza.

Di
Gianluca Bigiotti