La rincorsa continua. Comunque vada, che sia o non sia Europa, l’unica cosa che si chiedeva a questa Fiorentina era onorare il finale di stagione e provare a tenere viva il più possibile la speranza europea. Vincere era l’unica strada possibile. E vincerle tutte. Soprattutto quando di fronte ti ritrovi avversari decisamente di più bassa lega e contro i quali ci hanno vinto quasi tutte le grandi.
E capita così che dopo il terzo successo di fila, quinto risultato utile di fila, quarta gara senza subire reti, la speranza di raggiungere il minimo sindacale si riaccende. Senza entusiasmi particolari. Senza grandi ovazioni. Ma intanto i tre punti continuano ad arrivare. Con buone risposte in fase difensiva nonostante le tante assenze, con un Babacar che ha risposto presente, con un Tello in crescita e lasciando le pernacchie di Sousa da pesce d’aprile agli archivi. Con lo stop per infortunio di Kalinic chissà che Baba non possa conquistarsi in questo finale di stagione una conferma per l’anno prossimo. Anche perché ancora, se sia o meno un giocatore adatto alla Serie A ed alla Fiorentina, non lo si è capito.
Il futuro è ancora lontano. Non con Sousa. Ma con non si sa chi. Ancora. Al momento gli exit pool dagli uffici di viale Fanti non fanno pensare a nessuna strada già tracciata. Pour parler con Di Francesco ce ne sono stati. È lui l’indiziato numero uno per il post Sousa. Per profilo, situazioni contingenti, e figura ideale col quale poter aprire un nuovo percorso lungo. Ma ancora la trattativa è tutt’altro che in dirittura d’arrivo. Anche Di Francesco pare volere garanzie. E senza sapere quando inizierà la prossima stagione e con quali obiettivi ed ambizioni nulla è pianificabile.
Intanto Sousa continua a prendere in giro la categoria. Ferito da voci di gossip che non ha mai gradito. Diverso il suo atteggiamento quando c’era da mettere il tifo dalla sua parte nel momento in cui i principali colpevoli post mercato di gennaio erano stati individuati nei Della Valle. Ma dalla cena con i russi, è tutto naufragato. E fin qui poco male. Quando poi il giornalista diventa il tramite ed il veicolo di informazioni alterate non ci si lamenti se lo stadio perde ogni giorno di più appassionati e tifosi. Sampdoria ed Empoli sulla strada dei viola. 6 punti fattibili. E per la maglia è dovere provarci.
Di
Gianluca Bigiotti