La Repubblica commenta la situazione della squadra gigliata dopo la brutta sconfitta di ieri contro il Sassuolo
Facciamoci una domanda: cos’è questa Fiorentina? Sapremmo darle una identità, definire la sua filosofia? Beh, se voi ci riuscite siete davvero bravi. Al momento siamo alla pura improvvisazione. Contro il Sassuolo, buona squadra ma non certo qualcosa di trascendentale, abbiamo visto una sfida tra la confusione e un’idea di calcio. La seconda non ha lasciato scampo alla prima. Scrive la Repubblica.
E’ tutto molto semplice: se punti tutto solo sulle individualità, ci sta che queste vengano annullate dall’organizzazione degli avversari. Ribery non può sempre fare miracoli e Castrovilli ci sta che sbagli di brutto una notte che lo riporta sulla terra. Succede, anche ai migliori. Piccola Fiorentina, azzerata da un Sassuolo nemmeno poi così stratosferico. Gambe molli, idee poche, personalità piatta come la piana a nord di Firenze, quella dove tanti sognano un nuovo stadio e una nuova alba che illumini questa dura e infinita transizione dal niente a chissà cosa. Pensiamo a salvare la pelle, a concentrarci sull’ora, sull’oggi, sul ridare un’anima a un gruppo sperduto nella sua pochezza.
Se la Fiorentina ha un’identità deve dimostrarlo adesso. Questa non è una squadra di fenomeni, se escludiamo un francese costretto a giocare in un calcio che non gli appartiene. Ma neanche una banda di brocchi. E’ l’orgoglio che manca. Oltre che un allenatore all’altezza delle situazione.

Di
Redazione LaViola.it