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La Repubblica: Pioli passa dalle urla alle carezze. Ingresso di Thereau grottesco

E’ una settimana diversa dalle altre, quella che porta alla Juventus. Poco entusiasmo, anche se gli spalti saranno pieni

(…) Non c’è tempo per filosofeggiare, quindi bisogna essere molto pragmatici per iniziare il percorso che porta al “sabato santo”. Ed è sempre bene cominciare dalle buone notizie, scrive stamani La Repubblica.
La prima è roba per fanatici ottimisti: sempre meglio pareggiare che perdere. Lapalisse insegna. La seconda è quella che conta davvero: Pezzella è tornato a lavorare con i compagni e quindi sabato dovrebbe esserci. Notizia tranquillizzante, anche se il problema della Fiorentina non è certo la difesa. Ma va anche detto che se c’è Pezzella tanto meglio, senza niente togliere a Ceccherini, che a Bologna si è comportato bene. Poi c’è il problema del gol: quattro reti segnate nelle ultime cinque gare. Un record negativo e inquietante. Simeone non segna da metà settembre e in area, tra sfortuna e scarsa lucidità, la Fiorentina ha smarrito la strada per la felicità. Un disastro.
A Frosinone Pioli aveva urlato negli spogliatoi. A Bologna ha cercato di tenere alto l’umore dei suoi, già frustrati per la grande occasione persa. L’ingresso di Thereau, tra il comico e il grottesco (comico perchè non giocava dal paleolitico e grottesco perchè ai confini del surrealismo) è stata una scelta abbastanza discutibile. E comunque, se Vlahovic è rimasto fuori contro un Bologna tanto mediocre, diventa impossibile immaginare che contro la Juventus Pioli faccia qualche rivoluzione là davanti, dove l’unico centravanti puro è Vlahovic ma Simeone, pur in crisi, è il titolare della maglia numero nove.
Più dubbi su ciò che accadrà per la maglia di esterno offensivo: non quella di Chiesa, naturalmente, ma quella che fino ad oggi non ha trovato un padrone degno di questo nome. Dopo aver scelto Gerson (meglio lì che altrove) pur di evitare di buttar dentro Sottil, Pioli si sente psicologicamente obbligato a sperare che Pjaca recuperi per sabato, cosa che tutti danno per certa. Il croato si troverà a giocare davanti ai suoi veri dirigenti, a far vedere quanto vale e che meriterebbe di tornare a Torino, ammesso che a Torino interessi ancora. Insomma, Pjaca si giocherà tutto sabato prossimo, sempre che non stia facendo i conti con la sindrome di Benalouane. (…)
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