Confuso? No, comunque, anche se fosse, sicuramente felice. Bernardeschi è uscito a testa alta dal momento di difficoltà di questo inizio di stagione. La sculacciata di qualche settimana fa da parte di Paulo Sousa non sappiamo se è stata dimenticata, sicuramente è adesso archiviata. Perché il ragazzo di Carrara, già è fatto di marmo, al resto c’ha pensato reagendo con grande determinazione. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
Bernardeschi, che era scalato fino a perdere, a favore di Tello, il posto da titolare, si è ripreso tutto. Magari il… merito è anche del compagno che è parso, in questo periodo, molto più confuso. Comunque Bernardeschi in queste ultime gare ha lottato come non mai. Ha coperto la fascia come pochi altri sapendo di dover «aiutare» Tomovic che sa benissimo cos’è la sofferenza sulla fascia. Federico ha corso, difeso (sono stati tanti i recuperi di queste ultime gare), battuto con freddezza un rigore fondamentale e pure nella brutta gara, generale, di Torino, lui ha regalato forse il gesto tecnico viola più importante: l’assist per la testa di Kalinic, che il croato però non ha saputo sfruttare. Insomma ha ribadito, sul campo, che confuso, se mai lo è stato, adesso non lo è più e che la maglia…è sua.
Anche per questo Ventura lo ha chiamato nuovamente, una conferma che sicuramente gli serve, in azzurro e in viola. Ora però è il tempo della fase-due. Perché la Fiorentina ha bisogno anche dei suoi gol.
Di
Redazione LaViola.it