La serie non-fiction della Rai, trasmessa in esclusiva su RaiPlay, ripercorre gli eventi che circondarono la scomparsa del Capitano viola insieme al suo amico ed ex compagno di squadra Bernardeschi
Anche la Rai ha deciso di ricordare la scomparsa di Davide Astori. Nell’ ottava puntata della serie non-fiction “Ossi di Seppia, il rumore della memoria”, in esclusiva dal 2 marzo su RaiPlay, Federico Bernardeschi, ex compagno di squadra e amico del Capitano viola, ripercorre i fatti avvenuti tre anni fa.
Proprio allora il numero 13 della Fiorentina moriva nel sonno all’età di 31 anni, per una aritmia ventricolare maligna, provocata da una patologia cardiaca di cui soffriva ma che non gli era mai stata diagnosticata. Ad accorgersi del decesso fu il massaggiatore della squadra che, non vedendolo arrivare a colazione, lo raggiunse nella sua camera e fece la scoperta. La notizia sconvolge il mondo del calcio e mette in ginocchio un’intera squadra per la morte del suo capitano. Una morte improvvisa, avvenuta nella camera di albergo dove Davide Astori alloggiava prima della partita con l’Udinese.
L’immagine della fine che entra a gamba tesa ad interrompere un’esistenza che sembrava avere tutto davanti a sé, testimonia proprio quell’impensabile che diventa realtà. In questa puntata, come nelle altre venticinque della serie, un filo intreccia il passato al presente e si fonde proprio nell’impensabile, in quel qualcosa che mai nessuno avrebbe immaginato potesse accadere e che invece finisce per sconvolgere completamente la nostra esistenza.
Di
Redazione LaViola.it