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La proposta di Prato: intitolare lo stadio a Rossi e Bearzot

L’idea per onorare la memoria del pratese Pablito ma anche del ct campione del Mondo nel 1982

Lutto cittadino e tricolori alla finestra. Il sindaco di Prato Matteo Biffoni e l’assessore pratese allo sport Luca Vannucci, stamattina, portano l’ultimo saluto della città a Paolo Rossi, partecipando al funerale che si tiene al Duomo di Vicenza. «Sarà celebrato in città come merita», ha promesso il sindaco, specificando che le proposte per farlo saranno condivise con la famiglia e poi annunciate. Tra le idee messe in campo ci sono la creazione di un murales, una mostra permanente a lui dedicata e l’intitolazione dello stadio. Così scrive il Corriere Fiorentino.

STADIO ROSSI E BEARZOT. Proprio su questo punto, quello del cambio di nome all’impianto che attualmente si chiama «Lungobisenzio», si concentrano una serie di riflessioni dell’amministrazione. Tra le ipotesi più accreditate ne spunta una inedita: la doppia dedica. Lo stadio pratese, infatti, potrebbe essere chiamato «Paolo Rossi ed Enzo Bearzot». Pochi sanno, infatti, che l’allenatore dell’Italia Mundial del 1982 ha legato il suo destino alla città non solo con la convocazione — all’epoca discussa — di Rossi. Bearzot ha anche allenato il Prato nel campionato di serie C del 1968-69, portandolo alla salvezza dopo un girone d’andata disastroso.

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