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La posizione di Commisso non scoraggia la Juve per Gonzalez. La mossa di Giuntoli per arrivare a Nico

I bianconeri hanno registrato le parole del presidente viola, ma continuano a considerare l’argentino l’ideale per Motta. Le cifre secondo Tuttosport

Come non aveva fatto dietro front quando l’ad atalantino Luca Percassi aveva spiegato che «La cessione di Koopmeiners non è mai stata in programma», così la Juventus non si è lasciata scoraggiare quando lunedì si è diffuso l’eco delle parole, non pubbliche, con cui il patron della Fiorentina Rocco Commisso aveva detto ai dirigenti viola che non intende cedere Nico Gonzalez. Non si è lasciata scoraggiare perché Cristiano Giuntoli sa che il mercato è fatto anche di dichiarazioni in cui si mettono in chiaro le proprie intenzioni, ma che da tali intenzioni si può poi recedere se le situazioni lo rendono pragmaticamente utile. Non si è lasciata scoraggiare perché sa che Nico Gonzalez aspira a una nuova sfida e al momento ha la Juve in cima ai propri desideri. Non si è lasciata scoraggiare perché l’argentino lo vuole fortemente, forse ancor più fortemente rispetto agli altri esterni seguiti, da Galeno a Conceicao, passando per l’ultimo spuntato Edwards. Così scrive Tuttosport.

JOLLY. Una preferenza che ha anche una ragione tecnica e tattica precisa: Nico Gonzalez è più di un esterno. Non solo perché da destra ama accentrarsi, movimento con cui da un lato potrebbe aprire spazi sulla fascia per gli inserimenti da dietro, dall’altro alzerebbe il tasso tecnico nella zona di rifinitura centrale, contribuendo, assieme a Douglas Luiz e – nei piani juventini – Koopmeiners, a sopperire ai limiti che Vlahovic ha tuttora in quell’ambito. All’occorrenza, il ventiseienne argentino potrebbe proprio sostituire Vlahovic come centravanti, ovviamente interpretando il ruolo in tutt’altro modo.

UN ALTRO GIOIELLO A TORINO. Per dare a Motta questa soluzione, però, va convinta la Fiorentina. Come detto la presa di posizione di Commisso non ha scalfito la determinazione bianconera: messo in chiaro che non è la società a voler concludere un’operazione ovviamente non gradita alla piazza, che dopo Chiesa e Vlahovic (Bernardeschi era sotto la gestione Della Valle) vedrebbe di nuovo il migliore attaccante viola passare agli arcirivali, la Fiorentina probabilmente seguirà la realpolitik. Il che però non esclude né la necessità di trovare un accordo, né il bisogno viola di un sostituto. Il primo problema si dovrebbe poter risolvere nello stesso modo in cui la Juventus contava di chiudere per Todibo e per gli stessi 35 milioni finali: prestito oneroso con obbligo di riscatto condizionato (presenze e qualificazione Champions). Eventuali passaggi dalla Juve alla Fiorentina (Arthur, McKennie, Kostic) non dovrebbero essere legati all’operazione.

OCCHIO ALLE BIG. Nico un anno fa rifiutò l’Inghilterra e rifiuterebbe di nuovo un’inglese di media classifica, ma l’inserimento di una big sarebbe un pericolo concreto (anche per questo la Juve tiene aperte tutte le altre piste). Tornando alle condizioni, le mosse del Genoa su Fabio Silva del Wolverhampton e Matkovic dell’Osijek dovrebbero a breve sbloccare il passaggio in viola di Gudmundsson. E a quel punto il puzzle dovrebbe mostrare Nico Gonzalez in bianconero.

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