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La pazienza è la virtù dei forti. Montella, un occhio all’Arsenal e l’altro al mercato

La Fiorentina si appresta ad affrontare l’Arsenal nella ICC, ma il mirino di tutti è puntato soprattutto sulle trattative di mercato

L’avversario è di quelli tosti. Lo chiamano calcio d’estate, ma quando cominci a trovarti l’Arsenal di amichevole c’è poco. L’ICC della Fiorentina è arrivata al momento in cui occorre confrontarsi con i grandi d’Europa. Vietato fare figuracce, anzi, l’obiettivo è quello di sfruttare il test per capire se si è cresciuti ulteriormente rispetto alla sfida contro il modesto Chivas. Stanotte più che mai, Montella potrà testare i suoi. La partita è un banco di prova importante per tutti. Nel via vai di questi giorni (per la verità solo in uscita), l’Aeroplanino ha bisogno di confermare le sue idee: tutti i calciatori non potranno essere cambiati, dunque dovranno arrivare indicazioni su chi tenere in rosa. E l’Arsenal, da questo punto di vista, è l’avversario migliore per lo stress test di Montella sui suoi calciatori.

La formazione non si discosterà troppo da quella vista qualche giorno fa, con Venuti che dovrebbe restare fuori visto che ormai è stato ceduto al Lecce. Conferme in vista per Ceccherini e Ranieri al centro, con Terzic a sinistra e, con ogni probabilità Hancko a destra. Lo slovacco sulla fascia contraria dovrebbe essere uno degli esperimenti del tecnico. Tanti dubbi a centrocampo, perché Benassi e Castrovilli non sembrano al meglio e perché pure Dabo pare vicinissimo alla cessione. Sicuro del posto appare Zurkowski, così come Cristoforo. La terza maglia potrebbe alla fine essere di Dabo. In attacco ancora spazio a Simeone, incalzato prepotentemente da Vlahovic. Ai suoi lati è ipotizzabile che vengano confermati Eysseric e Sottil. Difficile immaginare in campo Chiesa e Milenkovic, che Montella ha definito in ritardo di condizione. Mentre scriviamo il numero 25 viola si sta anche allenando a parte per un problema muscolare.

Sul fronte mercato, anche Montella predica calma e fiducia nella società, servendo un assist d’oro a Pradè, che non deve fare i conti con la pressione mediatica da parte del proprio allenatore (leggasi alla voce Antonio Conte-Inter). E’ chiaro che Montella avrebbe preferito avere la squadra al completo fin dal ritiro di Moena, ma era stato messo in conto che i tempi sarebbero potuti essere dilatati. Le cessioni di Veretout e Vitor Hugo (ormai prossimo il ritorno in Brasile) regalano a Pradè e Barone un tesoretto di circa 23 milioni di euro. Difficile aspettarsi che, automaticamente, la Fiorentina annunci colpi a ripetizione in entrata. C’è la voglia di non sbagliare nessuna valutazione e di non farsi prendere per il collo dagli interlocutori di mercato. Joe Barone si è reso conto in questi giorni cosa voglia dire trattare con dirigenti italiani ed europei, ma l’intenzione ferma di costruire una squadra competitiva rimane inalterata. Nomi? Facciamo solo quelli che hanno un riscontro reale: Lirola è uno di quelli che piace a ds ed allenatore, si sta facendo di tutto per limare qualcosa alla richiesta del Sassuolo, ma l’impressione è che alla fine arriverà. L’altro nome certo è quello di Diego Demme. Operazione che sarebbe intrigante: l’interesse è reale e concreto.

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