Per il Parma e la Fiorentina la gara di domenica è da dentro o fuori. Entrambi non vincono da una vita. Solo 2 vittorie nel 2019
Quando la Fiorentina si presentò a Bergamo contro l’Atalanta in campionato, i viola puntavano al sorpasso sui nerazzurri per lottare per l’Europa. Da allora, 10 giornate fa, i bergamaschi hanno preso ben 20 punti alla Fiorentina. Dato che fa spavento. E la paura fa 40. Perché se con forse troppo anticipo si era iniziato a considerare la stagione viola terminata con l’eliminazione dalla Coppa Italia, adesso c’è da guardarsi le spalle.
La psicosi da retrocessione si respira in città a Firenze. Le mille combinazioni spaventano. Anche perché l’atteggiamento mostrato da questa Fiorentina, quasi impotente in diverse ultime uscite, senza colpo ferire, senza gol segnati, e con un ambiente che ribolle, non fanno presagire niente di positivo. La paura fa 40. Perché quella soglia potrebbe non bastare. Anche e soprattutto perché è praticamente la stessa che la Fiorentina aveva quando è arrivato Montella, capace di mettere insieme solamente 1 punto in 5 gare.
E se la Fiorentina teme, il Parma non sorride. Quella che era considerata una delle sorprese del campionato, adesso, rischia di finire in B. Destini incrociati, quelli di viola e ducali. E numeri che fanno paura. Il Parma non vince una gara dal 9 marzo scorso, quando al Tardini piegò il Genoa. E nel 2019 ha vinto solo 2 partite. La Fiorentina l’ultima vittoria l’ha ottenuta ancora più in là nel tempo. Era il 17 febbraio. E nel 2019, stando al solo campionato, di partite ne ha vinte 2. Come il Parma, appunto.
E non è un caso se sia i gigliati che gli emiliano nelle ultime 10 giornate hanno messo insieme 12 punti. Giusto per fare un raffronto: il Bologna ne ha fatti 22, la Spal 19, l’Empoli 13. Solo 8 i punti racimolati dal Parma, con 1 vittoria, 5 pareggi, e 4 ko. 4 per i viola con 4 pareggi e 6 sconfitte.
Numeri che fanno paura. E domenica, al Tardini, una delle due potrebbe ulteriormente sprofondare. Chi vince resta a galla, chi perde affonda.
Di
Gianluca Bigiotti