
L’ultima vittoria dopo una pausa è arrivata nel 2018: a Genova serve ripartire subito con il piede giusto
Era stato esonerato prima di una sosta, è tornato alla guida della Fiorentina proprio durante una pausa per le Nazionali. Beppe Iachini riprenderà il suo percorso a Genova, sabato, quasi cinque mesi dopo. Nel frattempo i viola, con Prandelli, non sono riusciti a togliersi dalle sabbie mobili della lotta salvezza e, anzi, cercano con il Genoa, in un delicato scontro diretto, punti importanti per vivere un finale di stagione con meno patimenti possibili. Chiaro che i 7 punti di vantaggio sul Cagliari rappresentino una discreta distanza di sicurezza, ma calendario alla mano ci sono sempre meno margini di errore. Tra scontri diretti in trasferta e sfide alle big al Franchi.
TRE TABU’. A Marassi Iachini è chiamato subito ad infrangere tre tabù: la prima vittoria da tecnico nella Genova sponda rossoblu, primo successo su Ballardini e… vittoria post-sosta che manca da troppo tempo. Perché si sa, riprendere dopo una pausa non è mai facile. Beppe, ad esempio, da mercoledì scorso sta lavorando con gran parte del gruppo (stavolta solo 5 i Nazionali viola, perché i sudamericani sono rimasti tutti a Firenze), ma, a fronte di un Milenkovic già da oggi a disposizione, ci sono i vari Vlahovic, Amrabat, Biraghi e Castrovilli che rientreranno a tutti gli effetti tra giovedì e venerdì. Non il massimo, insomma. Anche se un discorso simile potrà farlo anche Ballardini, che ha in Nazionale i vari Badelj, Pandev, Zajc e Shomurodov.
TREND DA INVERTIRE. Fatto sta che la Fiorentina, dopo le varie soste, ha raccolto decisamente poche gioie negli ultimi anni. Numeri alla mano, l’ultima vittoria post-sosta risale al marzo 2018. Tre anni fa, in quel Fiorentina-Crotone 2-0. Nel mezzo ben 10 pareggi e 3 sconfitte. Quest’anno, con Iachini, arrivò il 2-2 con lo Spezia ad ottobre, quando i liguri a Cesena rimontarono e ‘rischiarono’ anche di vincere. Mentre con Prandelli il ko 1-0 in casa contro il Benevento, a novembre, alla prima dal suo ritorno, e lo 0-0 con il Bologna dopo Natale.
POCHE GIOIE. Lo scorso anno, con Iachini, 1-1 a Bologna nella prima gara dopo il suo arrivo (con punizione di Orsolini in pieno recupero) a gennaio e 1-1 con il Brescia a giugno dopo il lockdown. Mentre con Montella un ottimo 0-0 con la Juve in casa a settembre ma lo stesso risultato (reti bianche) anche a Brescia ad ottobre, fino al ko per 1-0 dopo la sosta di novembre a Verona.
CON PIOLI. La stagione precedente, 2018/2019, con Pioli, sconfitta 1-0 a Napoli a settembre, poi tre pareggi contro Cagliari (1-1 in casa), Bologna (0-0 in trasferta) e Samp (3-3 al Franchi) tra ottobre, novembre e gennaio (quando però ci fu anche la Coppa Italia, con il bel 2-0 a Torino). Mentre a marzo 2019 arrivò un altro 1-1 in casa del Torino. L’ultimo successo risale quindi alla stagione precedente, 2017/2018, quando dopo la sosta di marzo la Fiorentina vinse 2-0 in casa contro il Crotone (gol di Simeone e Chiesa). Un trend negativo, decisamente da invertire. La prima missione di Beppe verso la salvezza.

Di
Marco Pecorini