Rassegna Stampa

La nuova Primavera è figlia del Granducato. La Fiorentina punta sui giovani toscani

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Focus de La Nazione sui giovani della Fiorentina, che punta sempre di più sul made in Toscana. Deciso passo in avanti nell’ultimo anno

C’è tanta, tantissima Toscana nella Fiorentina Primavera che due giorni fa ha conquistato la quinta coppa Italia di categoria, regalando a Rocco Commisso il suo primo trofeo da presidente viola, scrive stamani La Nazione.

La società viola, non a caso – nel corso delle recenti rivoluzioni in dirigenza – ha scelto di confermare i suoi due storici talent scout, anch’essi toscani (Cappelletti e Niccolini), che conoscono le scuole calcio nel Granducato come le loro tasche. Facendo un rapido calcolo di quelli che sono i giocatori in età da Primavera presenti oggi nella rosa di Aquilani (tra i classe 2000 e i 2003), ci si accorge che esiste una vera e propria formazione che copre tutti i territori della Toscana: dal portiere Chiorra (nativo di Bagno a Ripoli), ai centrali Dalle Mura (Pietrasanta), Chiti (Firenze), Ghilardi (Lucca), agli esterni Simonti (Bagno a Ripoli), Edoardo e Niccolò Pierozzi (gemelli nati entrambi a Firenze) e Ponsi (Lucca), passando per i centrocampisti Fiorini (fiorentino doc ma nato a Bagno a Ripoli), Sacchini (Firenze) e Neri (Pisa) per arrivare all’attaccante Di Stefano (Viareggio).

Una squadra di fratelli, nati tutti con il viola nel cuore e il sogno, un giorno, di esordire assieme ai grandi all’«Artemio Franchi». Tanto per fare un esempio, nell’undici titolare che nell’aprile 2019 ha conquistato la quarta coppa Italia Primavera contro il Torino c’erano tre toscani in campo (e dei restanti otto, ben sette non erano nemmeno italiani) e appena otto in tutta la rosa. Un deciso passo in avanti che fa capire come, in attesa del nuovo centro sportivo di Bagno a Ripoli, il vento alla Fiorentina sia davvero cambiato. E che il senso d’appartenenza, oggi, valga molto più di un colpo di mercato.

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