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La notte incredibile di Felcsut si chiude con un sorriso. Ma quanti problemi per Palladino

Fiorentina

Qualificazione strappata ai rigori, ma nella notte magiara tanti problemi hanno accompagnato la Fiorentina

Il sorriso, insieme alla qualificazione, arriva all’ultimo rigore calciato da Biraghi a chiudere una notte incredibile. E terribile. Non sbagliano dal dischetto i viola (Mandragora, Kouame, Colpani, Richardson e appunto Biraghi), strappando così il pass per la Conference dopo che il Puskas aveva fatto di tutto per mandare i viola all’ inferno. Pari beffa, al 96’ (1-1), supplemantari giocati in doppia inferità numerica (esplulsi Ranieri e Comuzzo) e un De Gea che con quattro interventi spettacolari e decisivi, aveva, nell’arco dei primi 90 minuti fatto di tutto per evitare un tracollo che pareva inevitabile. Questa la sintesi della notte choc in Ungheria.Incassata la qualificazione, resta tanto da rivedere, quantificare e mettere sul piatto di una stagione iniziata con troppi dubbi. Dubbi che sono finiti sotto l’evidenziatore del primo tempo di ieri sera, quando la Fiorentina ha davvero rischiato grosso, scrive stamani La Nazione.

Ikone al posto di Colpani e Richardson che gioca la seconda consecutiva da titolare al posto di Mandragora. Queste le mosse a sorpresa con cui Palladino decide di confrontarsi con un’Akademia tutto all’attacco (4-3-3). Gli ungheresi però appaiono subito più lucidi e motivati e nel giro di una ventina di minuti si creano quattro azioni in profondità. La Fiorentina concede troppi spazi e la prima incursione preziosa arriva con una galoppata di Kean.La squadra di Palladino non c’è e al 40’ deve ringraziare De Gea che chiude un pallone ravvicinato di Puljic (assist rasoterra di Nissila). Paura. Tanta paura. Prima del fischio finale di un primo tempo da film horror. Niente gioco, niente idee. Niente di niente.

La ripresa sembra ripercorrere subito la scia dei 45 minuti appena archiviati. Ed ecco prima il palo (colpito da Plsek) e a seguire la palla deviata sulla traversa da De Gea, sulla seconda incursione di Plsek. La Fiorentina trema. E Palladino decide di cambiare. Di provare a dare ossigeno al gioco viola e ridisegna la linea alle spalle di Kean (dentro Kouame e Colpani per gli impalpabili Ikone e Sottil). Fuori anche Pongracic (spazio a Comuzzo). La mossa paga grazie all’assolo di Kean che conquista la palla, taglia la difesa e incrocia all’angolino basso alla destra di Pecsi.

I viola decidono di far correre in fretta il cronometro verso il 90’. Ma la beffa sbuca al 93’: fallo (e conseguente espulsione) di Ranieri sul vivace Colley. Nagy va sul dischetto quando siamo al 96’ e segna il pari. Si va ai supplementari. Viola in 10 e subito dopo addirittura in nove per il secondo giallo a Comuzzo. I viola però reggono, tengono il pari fino al 120’ e la sfida si decide ai calcio di rigore.

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