Iachini con l’inferiorità numerica ha tolto Castrovilli per inserire Cutrone, lasciando il centrocampo in mano al cileno e al ghanese.
Pulgar più Duncan. E’ questa la coppia che Iachini aveva chiesto alla società di formare grazie alle operazioni d’inverno. E ieri l’allenatore ha voluto mettere la firma su quello che considera il duo giusto ed evidentemente indissolubile per dare concretezza e idee alla sua mediana. Con l’inferiorità numerica, Iachini ha tolto Castrovilli dal centrocampo, lasciando appunto Pulgar e Duncan. Il tecnico ha puntato sulla duttilità di Duncan, giocatore magari (ancora) non bello da vedere ma assolutamente prezioso nella manovra di raccordo fra la linea arretrata e la spinta offensiva. Salvando anche la prestazione del cileno, anche se Erick, per la verità a lunghi tratti è andato in affanno contro le mosse di Bennacer e le incursioni di Hernandez, scrive La Nazione.
RIGORE. Da Pulgar, di sicuro, ci sarebbe potuto aspettare di più e quel di più è arrivato in vista del fischio finale, quando a una manciata di minuti dal 90’ ha deciso di presentarsi sul dischetto e calciare in rete un pallone che scottava. Il cileno ha rispettato il suo ruolo di ‘rigorista’, togliendo la soddisfazione di calciare dal dischetto a Cutrone che chiedeva l’occasione dell’ex. Già, sabato speciale per Patrick. Avrebbe voluto spaccare il mondo, l’attaccante, per sgambettare la squadra e la società che lo hanno cacciato troppo in fretta da Milano, l’estate scorsa. Avrebbe voluto segnare a tutti i costi, ma alla fine il dispetto gli è comunque riuscito, procurandosi il rigore (fallo dell’ex compagno Romagnoli) quando il Milan assaporava già il sapore del colpaccio.

Di
Redazione LaViola.it