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«La ’ndrangheta c’è». Agnelli convocato dall’Antimafia. Scintille Juve-Rosy Bindi

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Scintille all’Antimafia tra Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare, e l’avvocato Luigi Chiappero, legale della Juventus, durante l’audizione dedicata al caso del rischio-infiltrazione della ’ndrangheta nella tifoseria ‘accreditata’ presso la società calcistica, su cui la Procura di Torino dall’estate scorsa ha aperto un’inchiesta. «C’è la totale e piena disponibilità del nostro presidente a essere qui e dare il suo contributo», ha detto ad un certo punto Chiappero di fronte alle richieste di chiarimento sui rapporti fra uomini dell’apparato e personaggi della curva bianconera incensurati ma sotto osservazione per contiguità alla potente mafia calabrese. E la Bindi ha tirato le somme: «Abbiamo chiarito che Andrea Agnelli verrà, non lo avevamo mai dato per certo».

Già, perché fino a ieri la convocazione del patròn della Signora del calcio italiano non era stata ancora decisa e messa in calendario, se pur sollecitata dal vicepresidente della stessa Commissione, Claudio Fava, e dall’ex coordinatore del comitato Mafia e Sport, Angelo Attaguile. Nella memoria scritta che a luglio dell’anno scorso presentò alla Procura di Torino dopo le notizie sull’apertura di un’inchiesta denominata ‘Alto Piemonte’, Andrea Agnelli assicurò che non c’erano stati «né sconti, né omaggi» nella cessione di biglietti della Juve a gruppi ultras. «Il processo penale – ha precisato Chiappero – racconta di una persona attualmente sottoposta ad indagini per associazione ’ndranghetista il cui nome è Rocco Dominello; e racconta che il nostro security manager, Alessandro D’Angelo, era deputato con l’uomo della biglietteria a rapportarsi con coloro che rappresentavano la tifoseria». «Rocco Dominello è entrato in contatto con D’Angelo: questa persona era ed è al momento incensurata. Non ci sono inviti a matrimoni, battesimi o qualcosa di più. D’Angelo parla con un signore che viene dalla curva, che ha un certificato penale pulito. Doveva accorgersi D’Angelo che Rocco Dominello aveva caratteristiche diverse da quelle che rappresentava?».
Una difesa a tutto campo che ha indispettito la presidente dell’Antimafia. «Ci preoccupa che venga negato il fenomeno, che voi lo neghiate – ha detto Rosy Bindi – . La forza delle mafie è nella sottovalutazione. Il fenomeno c’è, esiste: i biglietti continuate a darglieli?». E l’avvocato Chiappero ha risposto secco: «Certo che no». Il legale dei bianconero dovrà tornare a palazzo San Macuto. E, in data da definire, toccherà anche al presidente della Figc, con i numeri uno delle leghe A, B, Pro e dell’Associazione calciatori.

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